Groupon, licenziati dopo il periodo di prova. L’a.d.: “Non sanno l’inglese”

Pubblicato il 17 Maggio 2012 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA

(Foto LaPresse)

MILANO – Groupon in Italia non trova aspiranti dipendenti che sappiano le lingue: sarebbe questo, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, uno dei motivi per cui spesso dopo il periodo di prova di sessanta giorni lavorativi, gli aspiranti lavoratori vengono rimandati a casa.

Per questo sono partite le denunce di alcuni ex dipendenti. L’Ispettorato al Lavoro di Milano sta cercando di far luce su queste segnalazioni. L’amministratore delegato Boris Hageney sostiene che “Qui il formare una persona e poi lasciarla a casa equivale a un fallimento dell’investimento iniziale. Per noi è sinonimo di insuccesso”.

Ma un ex dipendente al Corriere racconta: “Ti fanno lavorare anche 24 ore al giorno, ti fanno lanciare un business poi ti mettono alla porta quando non servi più”.