Gucci compra Richard Ginori: unico offerente per l’azienda fallita

Pubblicato il 22 Aprile 2013 - 17:00| Aggiornato il 8 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE – Richard Ginori è di Gucci. La casa di moda toscana si è aggiudicata la gara per l’acquisto dell’azienda della porcellana italiana all’asta del Tribunale di Firenze. L’offerta irrevocabile, presentata il 26 marzo, è di 13 milioni di euro, e prevede l’impiego di 230 lavoratori con assunzioni a tempo indeterminato, mentre 78 resteranno fuori. Il Gruppo Gucci ha anche proposto di tenere almeno il 70% degli agenti di commercio impegnati finora con il marchio Richard Ginori.

L’operazione si dovrebbe concludere il 22 maggio. Nessun altro pretendente si è fatto avanti, e quindi l’asta non ci sarà. Gucci è stata formalmente designata dal giudice fallimentare come ”aggiudicataria provvisoria’‘ finché non si sarà definita l’imminente trattativa sindacale. Decisivo per l’acquisizione sarà l’assenso dei sindacati ai contenuti dell’offerta. Gucci ha poi versato al tribunale una cauzione di 1,3 milioni di euro con 6 assegni (5 da 250 mila euro e uno da 50 mila euro) e presentato con l’offerta una fidejussione di Unicredit da 11,7 milioni.

”L’offerta, ha spiegato in una nota la maison di moda, conferma lo spirito di attenzione e investimento dell’azienda sul territorio fiorentino ed è coerente con la strategia di valorizzazione dell’eccellenza del Made in Italy nel mondo”.

”Obiettivo dell’operazione è il rilancio dello storico marchio fiorentino, sinonimo da sempre di qualità, artigianalità e Made in Italy’‘.

Alla luce di questi obiettivi strategici, sostiene l’azienda, ”Gucci intende investire in un programma industriale per sostenere i piani produttivi, oltre che supportare Richard Ginori nei processi di innovazione e ricerca e sviluppo e sostenere i valori del Made in Italy attraverso la valorizzazione, la formazione e il mantenimento delle qualificate risorse umane già presenti in azienda”.

”L’offerta per l’acquisto di Richard Ginori è un’ulteriore conferma dell’intenzione dell’azienda di continuare a sostenere la filiera produttiva, quale patrimonio di conoscenze e competenze unico, che va tutelato e valorizzato in una logica di sostenibilità industriale, sociale e ambientale”.

Oggi Gucci impiega direttamente oltre 9.000 dipendenti nel mondo (di cui oltre 1.300 a Firenze), e alimenta un indotto complessivo di circa 45.000 persone in Italia, con una rete di fornitori costituita prevalentemente da piccole e medie imprese.