Fuga imprenditori: “Nauseati da Lega, in Carinzia contro rischio Italia”

Pubblicato il 10 Maggio 2012 - 14:14 OLTRE 6 MESI FA

TREVISO – Ci sono circa 400 imprenditori italiani che si stanno organizzando per espatriare e andare “in Carinzia”, perché qui non riescono più a lavorare e sono delusi dalla Lega Nord. Si sono riuniti nel trevigiano, accolti dal vice governatore carinziano Uwe Scheuch e da uno stuolo di consulenti del Ministero dell’Economia, avvocati e commercialisti venuti da oltreconfine per spiegare che, a pochi passa da casa, c’è un piccolo paradiso dove si può ancora fare impresa: la Carinzia.

Tra gli imprenditori ci sono Johnny Malaman, un quarantenne padovano accompagnato dal padre Antonio e dal fratello Claudio, proprietari della Arco di Padova, che dicono: “Vogliamo andare in Carinzia per diversificare il rischio Italia. Qui non abbiamo più certezze. Il governo Monti è la ciliegina sulla torta, si dovrebbe scavare su quello che è accaduto in Italia negli ultimi trent’anni. Uno scandalo in piena regola. La politica? Siamo indipendentisti ma la Lega ci ha nauseati: in Veneto Bossi è bruciato”.

Emilio Brunati da Castelfranco Veneto dice: “Anche noi siamo decisi ad andarcene, all’inizio, per tastare il terreno, apriremo una filiale commerciale, una sorta di testa di ponte per piazzare i nostri prodotti in Germania e nell’Est Europa. Cosa penso dell’Italia? Mi faccia una domanda di riserva, per favore. Anzi, no. Mi viene solo una cosa in mente. Ma come fanno i politici a non vergognarsi? Noi volevamo il federalismo e una tassazione equa. Cose che conquisteremo solo quando l’Austria ci annetterà”.