Imu. Anziani in casa di riposo: il loro immobile vale come seconda casa

Pubblicato il 26 Marzo 2012 - 11:38 OLTRE 6 MESI FA

(Foto LaPresse)

ROMA – Sei anziano, magari malato, non autosufficiente e costretto a lasciare la tua casa per andare in una casa di riposo? Sulla tua casa (prima casa, ovviamente) pagherai l‘Imu come se fosse una seconda casa.

Come fa notare Paolo Russo sulla Stampa, l’articolo 13 del decreto “Salva Italia” prevede che, se il ricovero dell’anziano è “permanente”,  la casa lasciata vuota va considerata come una seconda casa. E quindi l’Imu da pagare passa dal 4 per mille al 7,6 per mille, quasi il doppio.

Il sindacato dei pensionati della Cgil, lo Spi Cgil, ha notato che chi possiede una sola casa ma ha la residenza altrove deve pagare su quell’unica casa di cui è proprietario l’Imu nella versione più cara prevista per la seconda abitazione. Quindi, appunto, gli anziani che non risiedono nella loro casa perché si sono dovuti trasferire in una casa di riposo si troveranno in questa situazione.

In questo modo, a meno che il governo non cambi qualcosa, per circa 300mila anziani ricoverati “in via permanente” arriverà una stangata di parecchie migliaia di euro.

Ad oggi, secondo i calcoli fatti dalla Stampa, gli anziani in questione, considerate anche le addizionali dei singoli Comuni, potrebbero dover pagare tra i 1500 e i 2000 euro in più rispetto a quelli che avrebbero dovuto pagare se l’imposta fosse stata calcolata sulla prima casa.

Soldi che vanno ad aggiungersi alle rette, sempre più care, delle case di riposo private e pubbliche, che costano in media – secondo i calcoli della Cgil – duemila euro al mese.