Paghi l’Imu, non vai in vacanza: le tasse bloccano il 60% degli italiani

Pubblicato il 7 Luglio 2012 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA
Foto Lapresse

ROMA – Tasse, tasse, tasse: ci tocca pagare l’Imu, le bollette sono più care, i trasporti costano di più e allora risparmiamo sulle vacanze. Secondo un rapporto dell’Adoc, solo il 40% degli italiani andrà in vacanza.

L’Adoc sottolinea che il 65% dei partenti soggiornerà al massimo una settimana mentre solo l’1% potrà permettersi quasi un mese di relax. A pesare sui progetti di vacanza, dichiara Lamberto Santini, presidente dell’Adoc, sono le spese sostenute per le utenze domestiche, che assorbono l’11% del reddito, il doppio che in Europa, e per l’Imu.

Ma anche le spese di viaggio incidono su questa scelta: per un biglietto aereo di andata e ritorno si spende in media il 2% in più dello scorso anno, un biglietto del treno costa il 3,8% in più. Prendere l’auto comporterà un esborso maggiore di oltre 20 euro per due pieni. In rialzo dell’1,5% anche i pacchetti vacanza “tutto compreso”, mentre l’alloggio in un albergo a mezza pensione per una settimana costa l’1,4% in più.

“La spesa media di una singola persona, per viaggio e alloggio, si aggira sui 600 euro – continua Santini -, solo il 3% ha preventivato un budget superiore a 1000 euro per le proprie vacanze. Il carovita ha costretto a ridurre drasticamente i propri giorni di ferie per potersi permettere una vacanza dignitosa e a risparmiare sul superfluo. Tant’è che sono in crescita i viaggi low cost, scelti dal 39% dei partenti e quelli pagati a rate, circa l’11%”.

“Il 55% dei partenti – conclude Santini – sceglierà l’Italia come destinazione, in particolare le località marittime, per chi andrà all’estero la meta preferita è l’Europa, in particolare le città d’arte, solo il 20% si sposterà oltreoceano. Crescono campeggi, agriturismi e Bad&Breakfast come soluzioni per il pernotto, in calo le presenze alberghiere”.