Seconda rata Imu prima casa, a dicembre si paga il doppio

Pubblicato il 15 Luglio 2012 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA

casaROMA – Se a giugno hai pagato 100 euro di Imu per la prima casa, a dicembre paghi il doppio: solo con il passaggio dallo 0,4% allo 0,5 per cento dell’aliquota c’è il 25% in più d’imposta.

Cosa è successo? A giugno la prima tranche d’acconto della tassa municipale è stata sborsata con le aliquote base dello 0,4% e 0,76%.

A dicembre però verranno applicate a conguaglio quelle fissate dai Comuni e nel panorama italiano si arriva anche a un +130%, mentre si arriverà all’80% per gli altri immobili, almeno nelle città che hanno alzato l’aliquota al massimo.

Con un’imponibile di 100.000 euro e l’aliquota base dello 0,4 per cento, l’imposta, al netto della detrazione fissa di 200 euro, è pari a 200 euro, quindi a giugno se ne dovevano pagare 100. Ma con l’aliquota definitiva dello 0,5 per cento l’imposta sale a 500 euro: tolte detrazione e acconto, ne restano ancora 200 da versare. È chiaro che più alta è la base imponibile e meno si sente questa differenza, perché la detrazione, essendo fissa, incide di più sull’imposta bassa, spiega il Sole 24 Ore.

Come fare per capire quanti euro bisognerà tirare fuori dal portafoglio? Se il proprio  Comune ha spostato la soglia all’1,06% (come a Cagliari, Torino, Roma, Napoli, Firenze e Bologna) si può calcolare automaticamente che a dicembre per l’Imu si dovrà pagare il 79% in più rispetto a quanto sborsato a giugno.

A Trieste per esempio l’amministrazione ha scelto di abbassare allo 0,39% l’Imu sulla prima casa, mentre a Palermo, nonostante l’incremento da 0,4% a 0,48 per cento, la detrazione fissa assorbe l’imposta a causa delle basse rendite catastali, spiega il Sole.

A Milano per la prima casa è rimasta l’aliquota base dello 0,4 per cento, così a dicembre non ci saranno grandi cambiamenti. Sugli altri immobili, però, arriveranno le sorprese.

Per la casa sfitta è quasi il doppio, da 524 a 938 euro mentre per le case affittate è “solo” il 52% in più. Va però ricordato che (a differenza di chi affitta) la casa sfitta beneficia della scomparsa dell’Irpef sui redditi fondiari, in media da 200 a 400 euro.