Istat rivede al ribasso l’inflazione di luglio: frena al 3,1% rispetto a giugno

Pubblicato il 10 Agosto 2012 - 10:15 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’Istat rivede il dato sull’inflazione: il tasso annuo subisce una frenata, passando dal 3,3% di giugno al 3,1 di luglio, ma è in leggero progresso rispetto al dato provvisorio che era del 3%.  Il rallentamento è dovuto principalmente ai beni energetici (compresi carburanti). Su base mensile i prezzi sono saliti dello 0,1%.

L’inflazione acquisita per il 2012 si conferma al 2,8% mentre l’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, e’ stabile al 2,2%. Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo risulta stazionario al 2,3%.

”A luglio – sottolinea l’Istat – si rilevano tendenze alla decelerazione della crescita dei prezzi al consumo per gran parte delle tipologie di prodotto, con particolare riferimento ai Beni energetici, regolamentati e non. Dal punto di vista congiunturale, i principali effetti di sostegno alla dinamica dell’indice generale vanno imputati ai Beni energetici regolamentati (+1,6%) e ai Servizi relativi ai trasporti (+1,4%); quelli più rilevanti di contenimento si devono al calo su base mensile dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-2,5%), in particolare di Frutta fresca e Vegetali freschi, e dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-1,6%), spiegato dal ribasso dei prezzi dei carburanti”.

A luglio dunque il rincaro del cosiddetto carrello della spesa, cioè i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), è stato del 4% su base annua, un rialzo superiore al tasso d’inflazione (al 3,1%), ma inferiore a quanto registrato a giugno (4,4%). Su base mensile si è verificato un calo (-0,5%).

Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo risulta stazionario al 2,3%. Rispetto a luglio 2011, i maggiori tassi di crescita interessano le bevande alcoliche e tabacchi (+7,1%), l’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+7,0%) e i trasporti (+5,1%). Quelli più contenuti riguardano le divisioni servizi sanitari e spese per la salute (+0,3%) e ricreazione, spettacoli e cultura (+0,7%). I prezzi delle comunicazioni risultano in flessione su base annua (-0,9%). A luglio si fa sentire anche il caro vacanze, l’Istat infatti registra aumenti mensili consistenti per i prezzi del trasporto aereo passeggeri, in rialzo del 9,1% (-4,7% su base annua) e del trasporto marittimo passeggeri, come i traghetti, con un incremento del 15% (-0,9% in termini tendenziali). Forti crescite mensili si rilevano anche per i prezzi dei Pacchetti vacanza sia nazionali (+21,3%) sia internazionali (+8,2%) e di alcuni servizi di alloggio quali villaggi vacanze, campeggi e simili (+21,5%, +1,3% su base annua).

I prezzi dei carburanti, nel mese di luglio, sono scesi rispetto a giugno: la benzina è calata dello 0,8% e il gasolio per mezzi di trasporto è diminuito dell’1,2%. Su base annua si registrano forti frenate sia per la verde, con la crescita che rallenta al 12,5% (dal 16% di giugno), sia per il diesel, con il rialzo che si abbassa al 14,2% (dal 18,8% di giugno). Nonostante il raffreddamento dei listini comunque i prezzi di benzina e gasolio continuano a segnare aumenti annui a doppia cifra.