Italia 2014 senza lavoro, vecchia, poco istruita: il rapporto Istat

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Maggio 2014 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA
Italia 2014 senza lavoro, vecchia, poco istruita: il rapporto Istat

Italia 2014 senza lavoro, vecchia, poco istruita: il rapporto Istat

ROMA – Italia 2014 senza lavoro, vecchia, poco istruita: il rapporto Istat. 6,3 milioni di italiani sono senza lavoro, oltre 1 milione di over 50 cerca il posto che ha perduto, oltre mezzo milione è precario da più di 5 anni: è un’Italia alla disperata ricerca di occupazione quella che emerge dal rapporto Istat 2014. A maggio la fiducia delle imprese è data ancora in calo: tuttavia, la recessione è finita, si prevede una crescita del Pil nel 2014 dello 0,6%, percentuale che non ci allontana ancora dalla stagnazione.

3 milioni di famiglie in difficoltà. La crisi economica ha acuito le difficoltà delle famiglie: nel 2013 sono 2 milioni le famiglie con almeno un 15-64enne, senza occupati e pensionati da lavoro, a cui si aggiunge un’altra area di disagio fatta da famiglie, composte da più persone ma rette solo da una pensione da lavoro. Sommando i gruppi emergono 3 milioni di famiglie che potrebbero essere in difficoltà, dove nessuno lavora. In oltre 2,3 milioni di famiglie (dato in crescita) porta a casa uno stipendio solo la donna.

Meno immigrati, più emigranti.  La crisi frena gli immigrati: nel 2012 gli ingressi sono stati 321mila, -27,7% rispetto al 2007. Aumenta invece il numero di stranieri che se ne vanno (+17,9%) ed è un vero e proprio boom di italiani che cercano fortuna all’estero. Nel 2012 – fa sapere l’Istat – gli emigrati erano 68mila, il 36% in più del 2011, “il numero più alto in 10 anni”. Negli ultimi 5 anni 94mila giovani sono andati a cercare lavoro all’estero.

La nazione più vecchia del mondo dopo la Germania. L’Italia si conferma uno dei Paesi più vecchi al mondo. Con 151,4 persone over-65 ogni 100 giovani con meno di 15 anni, presenta uno degli indici di vecchiaia più alti al mondo. Tra i Paesi europei solo la Germania ha un valore più alto (158) mentre la media Ue28 è 116,6. Il dato è attenuato dalla speranza di vita, anche questa tra le più alte al mondo: 9,6 anni per gli uomini e 84,4 per le donne.

Poco istruita. Solo il 16,3% è laureato, contro una media europea del 28,4%. “Rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia si trova in una posizione di svantaggio riguardo al livello di istruzione della popolazione” rileva l’Istat nel Rapporto annuale, spiegando che ”nel 2013 appena il 16,3% delle persone tra i 25 e i 64 anni possiede un titolo di studio universitario contro il 28,4% della media dell’Ue a 28”. L’Istat spiega che ”lo svantaggio permane anche quando si considerano le generazioni più giovani”. Infatti, tra i 25 e i 34 anni i giovani che possiedono livelli di istruzione universitaria sono il 22,7%, contro il 36,1% della media Ue a 28.   Guardando all’inserimento nel mercato del lavoro, in Italia nel 2013 tra i giovani 20-34enni che hanno concluso il percorso di istruzione e formazione (diploma e laurea), da uno a tre anni, risulta occupato il 48,3%, contro una media dell’Ue a 28 pari al 75,4%.