Lagardere (l’amico di Sarkozy) e Daimler alla sbarra per insider trading

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Dicembre 2013 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Lagardere (l'amico di Sarkozy) e Daimler alla sbarra per insider trading

Lerditiere francese Lagardere sorridente con la fidanzata. Sarà processato per insider trading

PARIGI – Lagardere (l’amico di Sarkozy) e Daimler alla sbarra per insider trading. Arnaud Lagardere e Daimler dovranno affrontare in tribunale francese le accuse di insider trading su azioni di Eads il gruppo franco-tedesco che costruisce aerei (Airbus) e sistemi di difesa. Il presunto reato riguarda operazioni del 2006. Grande amico e finanziatore dell’ex premier Nicholas Sarkozy, Lagardere è il rampollo cinquantenne di una delle famiglie più ricche di Francia la cui figura si è imposta all’attenzione dei media (di cui peraltro è un magnate) per certe attività diversive (la collezione di belle donne) che per il ruolo di protagonista del capitalismo transalpino.

Le immagini che probabilmente lo vedranno davanti alla sbarra di sicuro eviterà di postarle su Youtube, come successe un paio di anni fa (per la disperazione dell’amico Nicholas in calo di consensi), per annunciare il suo amore con la poco più che ventenne modella Jade Foret. In realtà lui si fece riprendere in un piccolo video (clicca qui)per la rivista belga Le Soir Magazine e lasciò che impazzasse su Youtube. Nel video dello shooting lui è vestito con jeans strettissimi e maglie di cotone. Lei con stivali di pelle nera, vertiginosi decolleté, o con corsetti molto slacciati, in pose piccanti, mentre si lascia coccolare dal fidanzato, la cui statura è decisamente inferiore a quella della compagna. Il tutto condito da una colonna sonora da telefilm erotico.

Dice: affari suoi. Sì, se non fosse che in qualità di capitano d’industria, di tycoon dei media e ospite fisso nella ristretta cerchia del potere con la P maiuscola, le sue bravate sembrano nascondere una certa quale improntitudine. Pizzicato per insider trading (siamo alla vigilia del processo) aveva già dichiarato, quando scoppiò l’inchiesta , che avrebbe preferito passare per incompetente piuttosto che per ladro. Le Monde gli diede ragione.