Legge 104, statali: per il permesso preavviso di tre giorni. La proposta Madia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Settembre 2017 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Legge 104, statali: per il permesso preavviso di tre giorni. La proposta Madia

Legge 104, statali: per il permesso preavviso di tre giorni. La proposta Madia

ROMA – Legge 104, statali: per il permesso preavviso di tre giorni. La proposta Madia. Spunta l’obbligo per i dipendenti pubblici che usufruiscono dei permessi della legge 104, o di quelli sulla donazione di sangue, di comunicare le assenze “con un preavviso di 3 giorni”, per “garantire la funzionalità degli uffici e la migliore organizzazione dell’attività amministrativa”. Lo propone l’Aran ai sindacati per il rinnovo del contratto degli statali. Si può ridurre il preavviso nei casi di “urgenza o necessità”.

L’ipotesi fa seguito all’atto di indirizzo della ministra Madia. Quindi la proposta dell’Aran, l’Agenzia che rappresenta il governo nei negoziati, conferma la possibilità di usufruire dei 3 giorni di permesso previsti dalla legge 104 del 1992 per la tutela dei lavoratori con gravi disabilità o che assistono familiari con handicap. Per dare per certezza all’organizzazione del lavoro e quindi ai servizi, si precisa il lasso di tempo, 3 giorni, entro cui dare preavviso, prevedendo un obbligo di comunicazione.

All’Aran appare inoltre “opportuno stabilire anche la possibilità di programmazione mensile della fruizione” dei permessi, quelli per la legge 104 come quelli per la donazione del sangue o del midollo osseo. E’ però anche prevista “la possibilità di ridurre” il periodo di preavviso, “in caso di modifica del giorno già comunicato, ovvero nei casi di particolare e comprovata urgenza e necessità”.

Viene quindi posta una clausola, guardando al diritto alla salute, per dare un margine di flessibilità, rispetto a quella che sarebbe la norma generale, a chi ha un difficoltà peculiare e certificata. L’obiettivo, come indicato dalla direttiva Madia, è fare ordine e impedire gli abusi, in modo da “contemperare il legittimo diritto” dei dipendenti con “le esigenze di funzionalità degli uffici”. Ad oggi le regole sul preavviso sono alquanto generiche: c’è una circolare ministrale, che risale al 2010, e che parla solo, a meno di emergenze, di “congruo anticipo” per comunicare l’assenza.