Legge di Stabilità. La manovra non basta. Possibili 10 mld di nuove misure

Matteo Renzi con il ministro dell’Economia Padoan

ROMA – “La regola del debito è tanto importante quanto quella del deficit“: è l’ammonimento/minaccia del commissario europeo finlandese Jyrki Katainen, noto come “falco” dell’austerità e dei conti in ordine. C’è ancora in piedi una trattativa con Bruxelles, ma sulla manovra detta legge di stabilità da poco varata si addensano nuvole poco rassicuranti.

Le stime sulla crescita sono state aggiornate al ribasso, al punto che anche i conti della manovra potrebbero dover essere aggiustati. Nel senso che, per rispettare i patti, in particolare il Fiscal Compact sul rientro del debito pubblico, pende la minaccia di una manovra aggiuntiva da 10 miliardi.

Sulla base delle nuove stime della Commissione, l’aggiustamento strutturale dell’Italia – un peggioramento del saldo netto dello 0,1% nel 2014 e un miglioramento di appena lo 0,1% nel 2015 – è ben al di sotto dello 0,7% di Pil annuo per il periodo 2014-2016 necessario a rispettare la regola del debito.

«Lo sforzo richiesto per il prossimo anno potrebbe essere più alto dello 0,7%», avverte una fonte comunitaria. «Anche il governo italiano riconosce che servirebbe lo 0,9» In altre parole, la Commissione potrebbe chiedere all’Italia una manovra aggiuntiva da 10 miliardi o oltre. (David Carretta, Il Messaggero)