Legge stabilità: da Senato sì a ultimo vagone di legislatura, carico di ‘regali’

Pubblicato il 20 Dicembre 2012 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il Senato ha dato il via libera alla legge di stabilità, l’ultimo carro della legislatura in cui è stato infilato di tutto: il maxiemendamento su cui il Governo ha messo la fiducia contiene un unico articolo con 554 commi. Praticamente una locomotiva piena di soldi sparpagliati a pioggia su tutti: dai maestri di sci alle terme. Passando anche per temi importantissimi come ospedale, università, Imu ai comuni, soldi agli enti locali, sgravi Ipref, Tav, ammortizzatori sociali e ricongiungimenti onerosi.

Divieto incroci stampa-tv. Come da attese nel maxiemendamento che è stato votato c’è la proroga fino al 31 dicembre del 2013 del divieto di incroci proprietari tra televisioni e carta stampata.

Università. Il fondo per il finanziamento ordinario delle università è stato incrementato di 100 milioni di euro, contro i 400 chiesti ieri dal ministro dell’Istruzione Profumo. Altri 52,5 milioni sono stati stanziati per i Policlinici gestiti direttamente da università non statali:12,5 milioni arrivano per il Bambin Gesù di Roma e 5 milioni alla Fondazione Gaslini. Arrivano anche 40 milioni di euro in più da assegnare al fondo per le non autosufficienze, capitolo nel quale fanno riferimento anche i malati di Sla.

Tav. Due miliardi e 200 milioni vanno alla Tav Torino-Lione in 15 anni. Un milione e mezzo di euro, inoltre, per far fronte agli impegni derivanti dal semestre di presidenza italiana dell’Unione europea del 2014. I comuni montani avranno a disposizione un fondo integrativo di un milione di euro per il 2013 e di 6 milioni all’anno a partire dal 2014, mentre altri cinque milioni andranno al corpo forestale dello Stato per le spese di funzionamento degli aerei antincendio nel 2013.

Ma è stata soprattutto l’infornata finale di micro-misure in commissione Bilancio a far diventare la legge di stabilità un carro sopra cui ci si è messo di tutto. Non bastava il Milleproroghe, i relatori hanno pensato bene di inserire una pioggia di emendamenti che danno soldi a pioggia: si va dai 200.000 euro per la basilica di San Francesco ai 2 milioni a Verbania per la ricostruzione dei giardini botanici di Villa Taranto. E non mancano misure per i maestri di sci o per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi.

Non solo: via l’obbligo di inserire l’Abs sulle moto e via anche la norma che metteva fuori legge le catene in caso di nevicate. Proroga, fino al 2015, delle concessioni demaniali dei porti turistici non solo di mare, ma anche di laghi e fiumi. Dieci milioni di euro all’Ice-Agenzia per la promozione e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (l’ex ministero del Commercio con l’Estero). 600mila euro all’Unido-Itpo (Ufficio per la Promozione Tecnologica e degli Investimenti), con sede a Roma. Un milione di euro per la celebrazione del settantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione. Un milione di euro per il funzionamento del Commissario delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati mafiosi e per le vittime del terrorismo e delle stragi. Proroga di un anno, al 2013, la franchigia a 6.700 euro per la tassazione Irpef dei lavoratori transfrontalieri e sospende i termini di pagamento delle cartelle esattoriali per gli abitanti del comune di Marsciano, in Umbria, colpito da un terremoto il 15 dicembre 2009.

Gioco d’azzardo. Non ci saranno invece nuove proroghe per il gioco: entro il 31 gennaio (così come stabilito nella finanziaria 2011 di Tremonti) partiranno le gare per l’apertura di nuove sale per il poker live, nonostante il tentativo di far slittare il bando di sei mesi con emendamenti alla legge di stabilità.La norma sulle case da gioco è in realtà stata introdotta il 6 luglio del 2011 dal governo Berlusconi e prevedeva una gara da effettuarsi il prossimo gennaio per l’apertura di sale da gioco fino a un numero massimo di 1000.