Letta a Wall Street “Italia affidabile ma stabilità cruciale. Tassi 2% nel 2014”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Settembre 2013 - 15:55 OLTRE 6 MESI FA
Letta a Wall Street "Italia affidabile ma stabilità cruciale. Tassi 2% nel 2014"

Enrico Letta (foto Lapresse)

NEW YORK  – “L’Italia è un paese virtuoso e affidabile. Nei prossimi giorni faremo il primo aggiustamento” per rientrare sotto il tetto del 3% del deficit “perché è decisivo per convincere gli europei, l’unione e i mercati”. E’ quanto ha assicurato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, parlando a Wall Street. Il giro di visite del premier presso i big dell’economia e della finanza Usa prosegue e la domanda che si sente rivolgere è sempre la stessa: “Il paese è stabile? Manterrete gli impegni?

“Il problema per il consolidamento del bilancio è avere bassi tassi interesse sul debito – ha spiegato Letta – oggi siamo al 4,5%, ma vorremmo scendere entro l’anno prossimo al 2%, questo è il motivo per cui sto insistendo sulla stabilità politica che per noi è cruciale”. ”Il nostro obiettivo è realizzare dodici mesi consecutivi di crescita, e per farlo dobbiamo continuare sulla strada del consolidamento fiscale”.

La visita a Wall Street è stata anche l’occasione per Letta di ribadire che presto sarà nominato un commissario per la spending review: ”Nei prossimi giorni avremo un ‘commissioner’, un commissario che si occuperà della spending review – ha annunciato -. Presto avrete il nome, toccherà tutti i campi tranne la cultura che è
il nostro petrolio”.

Il primo ministro si è detto “molto colpito” dall’interesse manifestato dagli investitori americani per Destinazione Italia, il piano del governo per favorire gli investimenti stranieri. In un incontro nella sede di Bloomberg, a New York, con un gruppo di pezzi da novanta della finanza e dell’economia, tra cui il segretario al Tesoro Usa, Jacob Lew, George Soros, l’ad di Coca Cola, Muhtar Kent, quello di Godman Sachs, Lloyd Blankfein, e di Lazard, Kenneth Jacobs, ha assicurato: “C’è interesse e voglia di investire in Italia e su di noi e ovviamente la domanda è sempre la stessa: l’Italia è un Paese che mantiene gli impegni? È stabile? A queste domande io ho dato delle risposte, ma tutti si aspettano delle risposte che siano collettive”. L’invito ovviamente è ai partiti che compongono la strana maggioranza di governo.