Manovrina: disinnescato un quarto della minaccia aumento Iva. 5 mld, ne mancano 14

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2017 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA
Manovrina: disinnescato un quarto della minaccia aumento Iva. 5 mld, ne mancano 14

Manovrina: disinnescato un quarto della minaccia aumento Iva. 5 mld, ne mancano 14

ROMA – Manovrina: disinnescato un quarto della minaccia aumento Iva. 5 mld, ne mancano 14. La dote della manovrina di correzione dei conti per il 2018, circa 5 miliardi, rappresenterà il primo passo per disinnescare gli aumenti dell’Iva previsti dalle clausole di salvaguardia. Nel testo finale trasmesso al Quirinale, il governo ha deciso di mettere infatti nero su bianco quello che, ricordano fonti di governo, lo stesso ministro Padoan va dicendo da giorni, ed è indicato anche nel Def.

La misura rimodula gli aumenti dell’aliquota ordinaria al 22% previsti per il prossimo anno e dimezza il potenziale aumento dell’aliquota al 10% (dal 13% all’11,5%). Per disinnescare del tutto le clausole sarà necessario quindi trovare un po’ più di 14 miliardi. In questo modo, sottolineano le stesse fonti, le risorse strutturali individuate con la manovrina tra tagli e maggiori entrate vengono ‘blindate’ e destinate per intero alla sterilizzazione delle clausole.

La manovrina introduce poi un tetto più elastico ai pignoramenti delle seconde case e degli altri immobili di proprietà del contribuente in debito con lo Stato: il tetto di valore dei 120mila euro oggi esistente non si calcolerà più sul singolo bene del contribuente, ma sulla totalità dei beni a lui intestati.

L’estensione dello split payment alle società quotate nell’indice FTSE MIB “non comporta alcun aggravio per le aziende” perché non si tratta di un aumento di Iva ma “solo di un modalità diversa di pagamento dell’Iva, che va versata direttamente allo Stato senza transitare per il fornitore”, precisano fonti del Mef.