Mercatone Uno, svendite e chiusure: tremano 1200 dipendenti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Aprile 2015 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA
Mercatone Uno, svendite e chiusure: tremano 1200 dipendenti

Mercatone Uno, svendite e chiusure: tremano 1200 dipendenti

ROMA – Sono in 1200 ad avere paura per il loro posto di lavoro. Sono i dipendenti della Mercatone Uno, marchio storico dell’arredamento che da anni è alle prese con una crisi profonda che sembra senza via d’uscita. Fabio Savelli, per il Corriere della Sera, parla di una riunione top secret che non sarebbe mai stata confermata in cui si è ipotizzata una “cura” drastica: chiudere più o meno la metà dei 34 punti vendita.

Operazione imminente che avverrebbe entro il 27 aprile con un’operazione di svendita totale. Non solo: mercoledì 1 aprile avrebbe dovuto esserci un vertice tra azienda e parti sociali al ministero dello Sviluppo. Non se n’è fatto nulla causa indisponibilità dell’azienda comunicata all’ultimo istante.

Come si sia arrivati a questa situazione lo racconta Savelli:

A gennaio Mercatone Uno, constatando l’impossibilità di ripagare il debito, fa richiesta di concordato preventivo in bianco in modo da congelare l’esposizione con le banche di circa 400 milioni di euro. I problemi d’altronde erano noti da tempo. L’azienda, marchio storico dell’arredamento, da 3 anni cercava di superare l’impasse con la richiesta di ammortizzatori sociali, evidentemente un palliativo non in grado di far superare la nottata. Le banche cominciano a fare pressing, si mettono di traverso alla rinegoziazione del debito, cominciano ad invocare la necessità di un investitore terzo capace di rilevare una quota, fare un aumento di capitale e diluire i soci storici incapaci di ricapitalizzare un’azienda sull’orlo del fallimento.

Della vicenda ovviamente s’interessa anche il tribunale di Bologna, che ora monitora ogni operazione di cassa, ma davanti all’intransigenza della proprietà che sembra voler decidere persino quali punti vendita cedere e come più di qualcuno storce la bocca. Rileva Sabina Bigazzi, responsabile della contrattazione in Mercatone Uno per Filcams Cgil, che il lento declino della Mercatone Uno è da attribuire ad un modello generalista sorpassato di vendite al dettaglio