Gli italiani si “svenano” per la casa: sempre più debiti per i mutui

Pubblicato il 25 Giugno 2012 - 17:40 OLTRE 6 MESI FA

BASILEA –  Salgono ancora i debiti delle famiglie italiane. Le spese per interessi e restituzione del capitale dei mutui sono arrivate ai massimi degli ultimi trent’anni e, se dovessero aumentare i tassi di interesse, fino a ora eccezionalmente bassi, si potrebbero avere problemi.

E’ quanto stima la Bri, la Banca dei regolamenti internazionali, in un suo rapporto che sottolinea i rischi a livello mondiale di un indebitamento ancora eccessivo, suggerendo alle banche di fare pulizia nei bilanci riconoscendo le perdite, raggiungendo accordi con i mutuatari ed evitando così il pignoramento su vasta scala.

Alle banche dovrebbe essere così riconosciuto un sostegno pubblico in cambio di regole più stringenti nella concessione dei mutui, per evitare nuovi, futuri fattori di rischio.

Nel suo rapporto la Bri evidenzia come in Italia l’indebitamento privato sia ancora inferiore a quelli di altri Paesi come Irlanda, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti, dove famiglie e imprese si sono trovate strette fra lo sgonfiamento della bolla immobiliare e fanno fatica a pagare le rate. In Italia, cosi’ come in Francia e Svizzera però, pur avendo evitato il boom creditizio e immobiliare, le famiglie si sono indebitate sempre di più per acquistare casa.

”Le nostre stime – spiega la Bri – indicano che in Francia, Italia e Norvegia l’incidenza del servizio del debito si colloca in corrispondenza o in prossimità dei livelli pi elevati degli ultimi trent’anni”. L’indice di copertura del servizio del debito, dato dalla somma dei pagamenti per interessi e rimborsi del debito, divisa per il reddito, è arrivato a fine 2011, secondo i calcoli Bri, a circa il 18% contro circa il 15% del 2005.

In generale la Bri crede che sia troppo costoso attendere la ripresa dell’economia per risolvere il problema, e che i governi devono affrontarlo in maniera diretta. Le banche devono così far emergere le perdite nei bilanci in maniera chiara e completa e raggiungere un accordo per ristrutturare il debito per dare ai mutuatari la possibilita’ concreta di ripagarlo.

Le banche infatti generalmente preferiscono aspettare la scadenza e poi pignorare l’immobile, ma questo provoca poi costi sociali rilevanti come un crollo dei prezzi delle case che vengono riconsegnate con gravi danni oppure in stato di degrado e anche un deprezzamento degli immobili della stessa zona.

Certo anche la ristrutturazione comporta dei rischi, riconoscono gli esperti della Bri, ma le autorità potrebbero incentivare la creazione di società ad hoc che acquistino gli immobili. Per evitare che si favorisca un indebitamento sconsiderato futuro vista la possibiltà di evitare i pagamenti, la Bri suggerisce un inasprimento delle regole nella concessione dei mutui. I costi per le finanze pubbliche inoltre dovrebbero aumentare, ma si tratterebbe di un uso ”produttivo del denaro pubblico di sostegno alla crescita in grado di autosostenersi”.