Ocse: “Italia e Francia meno austere, giusto così”. Pil Roma +0,2% nel 2015

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2014 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA
Ocse: "Italia e Francia meno austere, giusto così". Pil Roma +0,2% nel 2015

Ocse: “Italia e Francia meno austere, giusto così”. Pil Roma +0,2% nel 2015

ROMA – Ocse: Italia e Francia meno austere, giusto così. Pil Roma +0,2% nel 2015. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan (e il suo omologo francese) è stato promosso insieme al governo italiano dall’Ocse che ha riconosciuto come giuste, appropriate, le misure pro-crescita realizzate derogando un po’ dagli stringenti vincoli di bilancio.

“Il ritmo di riassetto strutturale dei conti più lento rispetto agli impegni precedenti proposto da Francia e Italia nelle loro leggi di bilancio 2015 pare appropriato”, perché “può dare alle riforme strutturali già concordate e alle politiche monetarie accomodanti una possibilità di rilanciare l’attività economica” ha scritto l’Ocse nel suo Economic Outlook.

Il principio esposto dall’Ocse è che un contributo anche dal Governo (che ricava più risorse dal rinvio del pareggio di bilancio) corrobora l’azione congiunta insieme monetaria (Bce) e riformista (lavoro, giustizia ecc…). L‘Ocse prevede un’economia finalmente con  un segno più entro la metà del 2015, in grado di accelerare nel 2016: il Pil dell’Italia, dopo il -0,4% del 2014, crescerà dello 0,2% e dell’1% nel 2016. Il debito pubblico dell’Italia continuerà a crescere nei prossimi due anni, passando dal 130,6% del Pil nel 2014 al 132,8% nel 2016 e al 133,5% nel 2016.

Questo aumento del rapporto debito/Pil, ha precisato il capo economista Ocse Catherine Mann in un incontro con la stampa, è fortemente legato alla debolezza della crescita. “Il denominatore è un elemento importante di questo rapporto – ha affermato – questo è un ulteriore incentivo a riportare l’Italia su un percorso di crescita”.

Fonti dell’organizzazione parigina precisano che, in ogni caso, non ci sono al momento preoccupazioni per la traiettoria del debito italiano, che in tutti gli scenari esaminati risulta sostenibile sul medio termine. I recenti interventi strutturali, spiegano, hanno avuto un impatto positivo sul livello di indebitamento, e se l’Italia continuerà a fare quello che ha fatto negli scorsi anni, in termini di controllo della spesa e interventi strutturali, le stime prevedono una progressiva riduzione del debito.