Banche venete, Padoan: “Niente bail-in”. Salvi i soldi di azionisti e obbligazionisti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Maggio 2017 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA
Banche venete, Padoan: "Niente bail-in". Salvi i soldi di azionisti e obbligazionisti

Banche venete, Padoan: “Niente bail-in”. Salvi i soldi di azionisti e obbligazionisti

ROMA – Banche venete, Padoan: “Niente bail-in”. Salvi i soldi di azionisti e obbligazionisti. “Il bail-in è una ipotesi esclusa”: lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, lasciando il Forum della P.a rispondendo alle domande sulla situazione delle banche venete (Popolare di Vicenza e Veneto Banca).

“Abbiamo fatto una riunione con i vertici delle banche venete stamattina per fare il punto della situazione dopo la riunione che si è svolta ieri con le istituzioni europee a Bruxelles”, ha spiegato Padoan. Ricordiamo che il salvataggio dall’interno, in inglese bail-in, è una modalità di risoluzione di una crisi bancaria tramite l’esclusivo e diretto coinvolgimento dei suoi azionisti, obbligazionisti, correntisti.

“La riunione di ieri è stata normale, di una routine che va avanti, stiamo continuando a lavorare per una soluzione che metta in sicurezza le banche, che salvaguardi il risparmio e allo stesso tempo c’è una garanzia dal punto di vista della liquidità. Non c’è nessun problema di liquidità. Tutto ciò richiede un monitoraggio continuo sulla situazione e noi contiamo di arrivare a una soluzione consolidata in tempi brevi”, ha aggiunto Padoan.

Mef, dialogo Ue per tutela risparmiatori. Del resto già ieri una nota del Ministero dell’Economia, dopo l’incontro del ministro Padoan con i vertici di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ribadiva la volontà di arrivare a un accordo che salvasse banca e risparmiatori:  “Il dialogo con le autorità europee prosegue, con il comune obiettivo di concordare la soluzione che garantisca la stabilità delle due banche venete e salvaguardi integralmente i risparmiatori, nel pieno rispetto delle regole europee”. E’ quanto si legge in una nota del Mef, , “per un’analisi congiunta della situazione delle due banche” dopo la riunione di ieri a Bruxelles: “uno dei numerosi passaggi previsti dalla consueta interlocuzione tecnica contemplata per questi casi”.