I predatori dei soldi del mondo: 92mila uomini evadono 32mila mld di dollari

Pubblicato il 23 Luglio 2012 - 08:44 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Esiste un “buco nero” nell’economia mondiale. E’ quello creato dai 92mila “predatori di soldi” che nascondono oltre 32mila miliardi di dollari nei paradisi fiscali. Se si tiene conto solo dei depositi bancari e degli investimenti tracciabili, nel 2010 oltre 21mila miliardi di dollari sono scomparsi dagli occhi del fisco. Cifra che tenendo conto anche di beni immobili, yatch e lussi a profusione raggiungerebbe gli oltre 32mila miliardi di dollari. James Henry, ex economista capo della società di consulenza McKinsey,   ha condotto lo studio, che è stato commissionato dall’organizzazione Tax Justice Network.

Henry ha raccolto i dati del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, della Bank of International Settlements e dei governi nazionali. L’importo nascosto nei paradisi fiscali ha proporzioni esagerate, oltre 21 mila miliardi, una cifra seguita da 12 zeri. In un’intervista alla Bbc Henry ha spiegato che i super-ricchi muovono denaro per il mondo attraverso una ”industriosa rete di facilitatori professionisti nelle industrie di private banking, commercialisti, consulenti finanziari e legali”. A suo avviso le perdite in proventi fiscali provocate da questa rete ”sono enormi, e di dimensioni sufficienti per fare una differenza per alcuni Paesi colpiti dall’evasione”.

In Italia sono stati stilati due paesi ritenuti paradisi fiscali. Il primo elenco è stato redatto nel dm Finanza 4 maggio 1999 ed il secondo, un aggiornamento al primo, è il Dm Finanza 21 novembre 2001. Nei decrei italiani i paradisi fiscali sono stati selezionati in base alla tassazione dei redditi ai fini Irpef ed in base ai redditi prodotti da società controllate nei paesi che si trovano nella black list del fisco.

Ecco la lista completa dei due elenchi.

  • Alderney (Aurigny)
  • Andorra (Principat d’Andorra)
  • Anguilla
  • Antigua e Barbuda (Antigua and Barbuda)
  • Antille Olandesi (Nederlandse Antillen)
  • Aruba
  • Bahama (Bahamas)
  • Bahrein (Dawlat al-Bahrain)
  • Barbados
  • Barbuda
  • Belize
  • Bermuda
  • Brunei (Negara Brunei Darussalam)
  • Costa Rica (Repùblica de Costa Rica)
  • Dominica
  • Emirati Arabi Uniti (Al-Imarat al-‘Arabiya al Muttahida)
  • Ecuador (Repùplica del Ecuador)
  • Filippine (Pilipinas)
  • Gibilterra (Dominion of Gibraltar)
  • Gibuti (Djibouti)
  • Grenada
  • Guatemala
  • Guernsey (Bailiwick of Guernsey)
  • Herm (Isole del Canale)
  • Hong Kong (Xianggang)
  • Isola di Man (Isle of Man)
  • Isole Cayman (The Cayman Islands)
  • Isole Cook
  • Isole Marshall (Republic of the Marshall Islands)
  •  Isole Turks e Caicos
  • Isole Vergini Britanniche (British Virgin Islands)
  • Isole vergini statunitensi
  • Jersey
  • Kiribati (ex Isole Gilbert)
  • Libano (Al-Jumhuriya al Lubnaniya)
  • Liberia (Republic of Liberia)
  • Liechtenstein (Furstentum Liechtenstein)
  • Macao (Macau)
  • Malaysia (Persekutuan Tanah Malaysia)
  • Maldive (Divehi)
  • Maurizio (Republic of Mauritius)
  • Monserrat
  • Nauru (Republic of Nauru)
  • Niue
  • Nuova Caledonia
  • Oman (Saltanat ‘Oman)
  • Panama (Republica de Panamà)
  • Polinesia Francese (Polynèsie Françcaise)
  • Monaco (Principautè de Monaco)
  • San Marino (Repubblica di San Marino)
  • Sark (Sercq)
  • Seicelle (Republic of Seychelles)
  • Singapore (Republic of Singapore)
  • Salomone
  • Sant’Elena
  • Saint Kitts e Nevis (Federation of Saint Kitts and Nevis)
  • Saint Lucia
  • Saint Vincent e Grenadine (Saint Vincent and the Grenadines)
  • Svizzera (Confederazione Svizzera)
  • Taiwan (Chunghua MinKuo)
  • Tonga (Pule’anga Tonga)
  • Turks e Caicos (The Turks and Caicos Islands)
  • Tuvalu (The Tuvalu Islands)
  • Uruguay (Republica Oriental del Uruguay)
  • Vanuatu (Republic of Vanuatu)
  • Samoa (Indipendent State of Samoa)