Parlamento, tetto stipendi: quando il sindacato si fa banda. 25 sigle 2200 iscritti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Giugno 2014 - 12:04 OLTRE 6 MESI FA
Parlamento, tetto stipendi: quando il sindacato si fa banda. 25 sigle 2200 iscritti

Parlamento, tetto stipendi: quando il sindacato si fa banda. 25 sigle 2200 iscritti

ROMA – Parlamento, tetto stipendi: quando il sindacato si fa banda. 25 sigle 2200 iscritti. In Parlamento i 2200 dipendenti sono rappresentati da 25 sigle sindacali. Un numero enorme se consideriamo la quota pro-capite di iscritti: alla Camera, 11 sindacati per 1400 persone, una sigla ogni 127 lavoratori. Al Senato, dove i dipendenti sono di meno e le sigle di più, ogni “club” sindacale rappresenta al massimo 58 iscritti. La circostanza non è priva di conseguenze immediate, un potere d’interdizione che funziona, per esempio, per impedire l’introduzione del tetto agli stipendi a 240mila euro l’anno, come succede in tutte le altre amministrazioni statali.

Il fatto è che il Governo non può imporre quel limite al Parlamento che, secondo la legge 64 conserva la prerogativa di poter decidere in autonomia sullo stato giuridico e sul trattamento economico dei suoi dipendenti ((si chiama “autodichia“). Quindi, per arrivare a tagliare gli stipendi (la tagliola agirebbe da subito su 88 dirigenti che guadagnano più di 240mila euro) è necessario trattare con una foresta di sigle sindacali.

Che sono molto agguerrite e poco disposte a fare concessioni agli emissari politici cui è affidata la trattativa: il taglio alle retribuzioni apicali significa riduzione effettiva per almeno il 40% dei dipendenti (altrimenti ci sarebbero dirigenti che rischiano di prendere meno di impiegati con mansioni inferiori).

Il Pd vorrebbe il taglio ma senza considerare gli oneri previdenziali: per esempio, il segretario generale della Camera guadagna 480mila euro lordi, con la voce oneri previdenziali a 71mila euro (40mila per metà dei consiglieri). Il Movimento 5 Stelle non vuole sconti, “il tetto deve essere onnicomprensivo, altrimenti si realizza un aggiramento dello stesso”.