Smentito, negato, eppur rieccolo: il Pdl propone il condono edilizio

Pubblicato il 21 Giugno 2010 - 14:24 OLTRE 6 MESI FA

Eccolo, anzi rieccolo. Puntuale e preciso almeno quanto era stato escluso e smentito. E’ il condono edilizio targato Pdl. Da inserire nella manovra Tremonti, di quel Tremonti che lo aveva escluso, di quel governo che lo aveva negato. Condono per tutti gli atti edilizi effettuati in deroga alla legge fino al 31 marzo 2010. Condono edilizio con nome e cognome, infatti quseta e non altra è l’intestazione, il nome dato dai suoi firmatari all’emendamento alla legge di bilancio. Firmatari che sono tre senatori del Pdl. Solo tre, per ora. Possono bastare. Il Pdl ha presentato alla Commissione Bilancio del Senato un emendamento alla manovra che chiede la riapertura, fino al 31 marzo 2010, del condono edilizio che era stato varato nel 2003. La sanatoria viene estesa anche agli abusi realizzati “in aree sottoposte alla disciplina di cui al codice dei beni culturali e del paesaggio”. Primo firmatario è Paolo Tancredi. Ci sarà ulteriore tempo per aderire alla dichiarazione integrativa, il condono tombale (31 dicembre 2008) e gli omessi versamenti.

La proposta, che porta la firma di tre senatori Pdl, non usa giri di parole e porta il titolo esplicito: “Emendamento condono edilizio”. La domanda deve essere fatta entro il 31 dicembre 2010 “anche qualora l’amministrazione abbia adottato il provvedimento di diniego”. Sanabili dunque anche gli abusi sui quali i Comuni non avevano espresso il parere favorevole nel precedente condono. “A tal fine – indica l’emendamento del Pdl – sono sospesi tutti i procedimenti sanzionatori di natura penale e amministrativa, già avviati, anche in esecuzione di sentenze passate in giudicato”. Emendamento dunque libera tutti: tramezzi, verande, sopra elevazioni…Emendamento scritto per la gioia di chi ha costruito in maniera irregolare e ora “tifa” perchè l’emendamento cresca e ingrossi fino a diventare parte della legge. Se passa, servirà  a portare uno, forse due miliardi nelle casse dello Stato e a stabilire una volta per tutte che in Italia l’unica vera costante legge edilizia è quella che dice: costruisci quanto vuoi, poi, con calma, sanerai l’abuso con un piccolo obolo. E non ti preoccupare se il governo nel frattempo dice che condono non sarà mai, fa finta.