Pensioni, Boeri: “Sì a flessibilità in uscita, Jobs Act ok”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2016 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni, Boeri: "Sì a flessibilità in uscita, Jobs Act ok"

Pensioni, Boeri: “Sì a flessibilità in uscita, Jobs Act ok”

ROMA – La flessibilità, o almeno parte di essa, che l’Italia potrebbe ottenere dall’Ue, potrebbe essere utilizzata per favorire pensionamenti anticipati, così da liberare spazi al lavoro per i giovani. L’idea è rilanciata dal presidente dell’Inps Tito Boeri che, intervenendo a ‘L’intervista’ di Maria Latella su Sky Tg24, sottolinea anche che l’emergenza italiana, oltre all’occupazione giovanile, è la povertà e la situazione degli over 55 che perdono lavoro.

Stimolato poi sul mancato invio da parte dell’istituto di previdenza delle famose ‘buste arancioni’, quelle con l”estratto conto’ sulla pensione futura, Boeri allarga le braccia e spiega che per due volte è stato cancellato in extremis un emendamento alla Legge di Stabilità che consentiva di spostare risorse Inps e destinarle proprio alle spese postali necessarie. Due ‘sbianchettature’ che si augura non siano una piccola vendetta alla proposta di eliminare i vitalizi parlamentari.

Pensionamenti anticipati. Per Boeri l’Italia ha “spazio per ottenere ancora un po’ di flessibilità” e la preoccupazione Ue “è che la flessibilità nella gestione del bilancio sia sostenibile”. Per il numero uno dell’Inps si può avere più flessibilità “senza violare le regole europee e, al tempo stesso, fare qualcosa per i giovani. Bisognerebbe – spiega – chiedere di avere questa flessibilità per finanziare nell’immediato questa maggior uscita flessibile verso il pensionamento a condizioni che siano sostenibili”.

Nell’immediato, questa misura avrebbe “dei costi per le casse dello Stato, ma a lungo andare non ne avrebbe. E’ perfettamente in linea. Quelli che vogliono uscire, pur rinunciando ad un pezzo delle loro pensioni, lasciamoli uscire, perché questo favorirà l’ingresso di nuovi giovani”.

Jobs Act. Sul fronte del mercato del lavoro però, Boeri promuove a pieni voti il Jobs act e, anzi, si dichiara ottimista sui suoi effetti nel prossimo futuro. “I dati che abbiamo raccolto – afferma – dimostrano un forte incremento delle assunzioni fin da subito con contratti a tempo indeterminato e mi aspetto che nei dati di novembre e dicembre ci sarà un’ulteriore impennata”.

Poveri e over 55. Se è vero che quello del lavoro, soprattutto per i giovani, è sicuramente una priorità, la vera emergenza sociale in Italia per Boeri sono i poveri e gli over 55 che perdono lavoro: perché “la povertà è aumentata molto”, spiega Boeri. E con le salvaguardie ci sono persone che prendono una pensione da 6-10 mila euro al mese e “questo ci dice che quel meccanismo non funziona bene. In Italia manca un sistema di assistenza sociale di base come negli altri Paesi”.

E le ‘buste arancioni’, tanto pubblicizzate e mai arrivate nella casella della posta degli italiani? “C’era un emendamento (alla Legge di Stabilità, ndr.) e per 2 volte qualcuno nel Parlamento ci ha fatto lo sgambetto di toglierci queste due righe”, che avrebbero dato l’ok ad un semplice spostamento di risorse Inps alla voce ‘spese postali’. Poi via il ‘sassolino dalla scarpa’. “Voci dicono che sia stato fatto perché noi abbiamo proposto di tagliare i vitalizi – chiosa -. Se fosse vero sarebbe un fatto gravissimo”.