Pensioni, a casa a 62 anni senza penalizzazioni, si può. La ricetta Uil

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Giugno 2015 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni, a casa a 62 anni senza penalizzazioni, si può. La ricetta Uil

Pensioni, a casa a 62 anni senza penalizzazioni, si può. La ricetta Uil

ROMA – Pensioni, a casa a 62 anni senza penalizzazioni, si può. La ricetta Uil. Il sistema di maggiore flessibilità in uscita  – continuano le proposte della Uil  – “non ha bisogno di alcun sistema di penalizzazione o di incentivi”, perché il sistema contributivo italiano “ha già nel suo funzionamento un criterio incentivante alla permanenza al lavoro e uno disincentivante ad un’uscita precoce”.

Per incrementare la flessibilità, una soluzione aggiuntiva segnalata dalla Uil è quella di favorire modalità di accesso al part-time incentivato negli anni antecedenti l’età pensionabile. Un’opportunità per i lavoratori soprattutto “se accompagnata dalla presa in carico da parte dell’azienda dell’onere contributivo ulteriore,  volto a integrare la contribuzione fino a concorrenza del monte corrispondente al normale orario di lavoro, così da non penalizzarne il futuro previdenziale”, conclude il documento della Uil.

Reintrodurre meccanismi di flessibilità sull’età di pensionamento favorirebbe l’occupazione dei più giovani e contribuirebbe a rendere più equo il sistema pensionistico. Questa la sintesi delle proposte della Uil per modificare la legge Fornero sulle pensioni. Come ha illustrato Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, la proposta è quella di introdurre “una flessibilità d’uscita in un range di età tra i 62 e i 70 anni, in cui il lavoratore può scegliere su base volontaria e senza penalizzazioni”, oppure “attraverso il sistema delle quote, sommando età anagrafica e anzianità contributiva”.

Sarebbe una scelta “non solo giusta, ma anche utile – ha continuato Proietti – considerando che sempre più sessantenni sono esclusi dal mercato del lavoro senza aver raggiunto i requisiti di pensionamento”.