Pensioni, Inps: “Assegni sociali? Abbassano media, soluzione esodati”

Pubblicato il 27 Aprile 2012 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA

Antonio Mastrapasqua (Foto LaPresse)

ROMA – Che esista, e non da oggi, un problema pensioni in Italia e’ indubbio, ”c’e’ sempre stato”, ma occorre ricordare che nelle medie statistiche confluiscono anche gli assegni sociali e le pensioni di invalidita’, che sono notoriamente basse. Lo ha detto il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, a ”La telefonata di Belpietro”, su Canale 5. Mastrapasqua ha ricordato che l’assegno sociale e quello di invalidita’, che vengono corrisposti senza che siano stati versati contributi, sono appunto bassi: circa 500 euro per l’assegno sociale, 270 per quello di invalidita’. ”Questi, ovviamente, abbassano la media degli altri”.

Governo e parti sociali hanno gli strumenti e la possibilita’ di trovare una soluzione per gli esodati, ha spiegato Mastrapasqua, ricordando che l’esecutivo ha tempo fino al 30 giungo per emanare un decreto in proposito. Mastrapasqua si e’ detto convinto che governo e parto sociali troveranno una soluzione ”per dare risposta a tutte le persone che rischiano di trovarsi senza lavoro e senza pensione, hanno tutti gli strumenti per definire un quadro di certezza”, senza la quale potrebbero generarsi ”tensioni sociali” delle quali il Paese non ha proprio bisogno.

Con il sistema contributivo non accadra piu’ che il figlio paga la pensione del padre, ma padre e figlio avranno lo stesso tipo di assegno: il presidente dell’Inps ha paragonato le nuove pensioni a un libretto di risparmio”: ”piu’ soldi ci metti”, con i contributi, ”piu’ te ne trovi”.  Mastrapasqua ha quindi accennato, senza fornirne l’entita’, ai contributi cosiddetti silenti (quelli pagati dai lavoratori ma non sufficienti ad ottenere una pensione) che restano nelle casse dell’Inps, equiparandoli alle pensioni sociali, che vengono pagate dall’inps senza che siano versati contributi. ”Potrebbero essere cifre consistenti – ha detto – come quelle che paghiamo per le pensioni sociali”.

Il prossimo anno supereremo, per eta’ pensionabile, anche la rigorosa Germania. Mastrapasqua ha detto: ”La riforma Fornero – ha ricordato – aumenta l’eta’ pensionabile, ma noi abbiamo gia’ raggiunto i 61,4 anni nel pubblico e nel privato, superando di due anni la Francia, e dietro per soli tre mesi la Germania. Secondo i calcoli, dovremo superare la Germania all’inizio del prossimo anno”. Mastrapasqua ha poi affermato che i risparmi che l’Inps ottiene da questa riforma sono quelli necessari affinche’ l’Istituto possa pagare tutte le pensioni, aggiungendo pero’ che, perche’ ”tutto si possa tenere, ora serve la riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali”.