Pensioni marittimi, attori, sportivi e poligrafici: ecco cosa cambia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Settembre 2013 - 13:26 OLTRE 6 MESI FA

Pensioni marittimi, attori, sportivi e poligrafici: ecco cosa cambiaROMA – Lavoratori marittimi, del mondo dello spettacolo, sportivi e poligrafici: cambiano le regole del pensionamento. A partire dal 1° gennaio 2014 si chiuderanno le vecchie “finestre mobili” e arriveranno i nuovi requisiti anche per i lavoratori iscritti all’ex Inpdap ed ex Enpals che ancora non erano state allineate alla riforma Fornero delle pensioni.

Davide Colombo sul Sole 24 Ore spiega che l’armonizzazione delle pensioni potrebbe arrivare lunedì 9 settembre al Consiglio dei ministri:

“A un anno e nove mesi dall’entrata in vigore del decreto «Salva Italia», lunedì prossimo dovrebbe infatti arrivare in Consiglio dei ministri per il via libera definitivo il regolamento di armonizzazione che interessa i lavoratori marittimi, dello spettacolo (ballerini, attori e cantanti) e gli iscritti al fondo sportivi professionisti. Ma il provvedimento riguarda anche gli spedizionieri doganali, il cui fondo viene soppresso, il personale viaggiante del trasporto pubblico nonché i lavoratori poligrafici di aziende in crisi”.

I risparmi previsti dall’Inps tra il 2014 e il 2023 ammontano a 526,4 milioni di euro, ma rimangono esclusi dall’armonizzazione i comparti della Difesa e Sicurezza e dei vigili del fuoco, comporti che avrebbero accresciuto i risparmi sulla spesa della pensione, spiega Colombo:

“È facile immaginare come sarebbero cresciuti i risparmi sulla spesa pensionistica con l’inclusione anche di questi comparti che, nel loro insieme, contano su circa 500mila addetti, pari al 15% dei dipendenti pubblici”.

Ma come cambieranno le regole del pensionamento? Per i marittimi la pensione di vecchiaia scatterà con 5 anni di anticipo:

“Per i marittimi il diritto alla pensione di vecchiaia arriva con cinque anni di anticipo rispetto ai requisiti anagrafici generali, mentre per l’anzianità speciale riconosciuta a chi ha almeno 10 anni di “effettiva navigazione” o di “servizio di macchina” o di “stazione radiotelegrafica”, dai 56 anni (con 20 di contributi) si passerà dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 a 57 anni, mentre dal 2018 si salirà a 58 anni”.

Nel mondo dello spettacolo invece cambiano le regole per ballerini, attori e cantanti:

“Per ballerini e tersicorei l’età di pensionamento di vecchiaia sale di un anno, da 45 a 46, mentre per gli attori è previsto l’aumento da 63 a 64 anni, sempre dal 1° gennaio prossimo. Le attrici vedranno cambiare i requisiti anagrafici con più gradualità: un anno ogni due, per allinearsi all’età pensionabile degli uomini nel 2022. Adeguamento anche per i cantanti con il sistema di calcolo misto della pensione: andranno in vecchiaia a 61 anni, da gennaio, gli uomini mentre per le donne c’è una scalettatura da 57 a 61 sempre entro il 2022”.

L’adeguamento per gli sportivi professionisti è anch’esso previsto entro il 2022:

“Alla stessa data è previsto l’allineamento graduale uomo-donna per gli iscritti al fondo sportivi professionisti: a 53 anni gli uomini subito, da 49 a 53 le donne”.

Il nuovo sistema poi riguarderà anche i poligrafici delle aziende in crisi:

“Per i lavoratori poligrafici di aziende in crisi, infine, il prossimo gennaio passa da 32 a 35 anni il requisito contributivo necessario per il ritiro anticipato, venendo a cadere il vecchio abbuono di tre anni. Il requisito contributivo sale ulteriormente a 36 anni nel 2016 e 37 anni nel 2018”.