Pensioni e migranti. Boeri: “Versano 8 mld contributi, ricevono 3 in prestazioni. Saldo Inps +5 mld”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Luglio 2017 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni e migranti. Boeri: "Versano 8 mld contributi, ricevono 3 in prestazioni. Saldo Inps +5 mld"

Pensioni e migranti. Boeri: “Versano 8 mld contributi, ricevono 3 in prestazioni. Saldo Inps +5 mld”

ROMA – Pensioni e migranti. Boeri: “Versano 8 mld contributi, ricevono 3 in prestazioni. Saldo Inps +5 mld”. “Abbiamo calcolato che sin qui gli immigrati ci hanno regalato circa un punto di Pil di contributi sociali a fronte dei quali non sono state loro erogate delle pensioni”. Lo afferma il presidente dell’Inps, Tito Boeri, in un’audizione alla commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti.

In particolare, Boeri spiega che “gli immigrati regolari versano ogni anno 8 miliardi contributi sociali e ne ricevono 3 in termini di pensioni e altre prestazioni sociali, con un saldo netto di circa 5 miliardi per le casse dell’Inps”. “Non sono i bonus temporanei a cambiare la propensione degli italiani a riprodursi”, ha aggiunto Boeri, “il contributo degli immigrati regolari al sistema previdenziale italiano rimarrebbe fondamentale anche nel caso in cui venissero introdotte delle politiche efficace per l’aumento del tasso di fecondità delle donne italiane”.

Fuga giovani italiani non legata a immigrati. “Mentre i migranti che entrano nel mercato del lavoro sono nella maggior parte dei casi a bassa qualifica, la quota degli italiani non laureati che scelgono di emigrare per motivi economici è dimezzata tra il 2007 e 2015”. “Sembra difficile perciò – aggiunge – ipotizzare che la fuga dei giovani del nostro Paese possa essere dovuta alla competizione sul mercato del lavoro con gli immigrati”.

Un lavoratore in nero su tre è clandestino. È quanto emerge dai dati delle ispezioni di vigilanza Inps nel periodo 2013-2015 nelle aziende illustrati dal presidente Tito Boeri in un’ audizione. Boeri spiega che la regolarizzazione dei lavoratori immigrati porta a “un’emersione persistente nel tempo di lavoro altrimenti svolto in nero”: dopo le sanatoria del 2002 del 2012, l’80% degli immigrati risulta contribuente alle casse dell’Inps anche cinque anni dopo la regolarizzazione. “Il confronto pubblico – afferma Boeri – dovrebbe incentrarsi su come inserire gli immigrati stabilmente nel nostro mercato del lavoro regolare. L’integrazione nel mercato del lavoro contribuirebbe anche a migliorare la percezione che gli italiani hanno degli immigrati”.