Pensioni, trattenuta dello 0,1% per l’inflazione bassa. I sindacati protestano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Gennaio 2017 - 10:33 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni, trattenuta dello 0,1% per l'inflazione bassa. I sindacati protestano

Pensioni, trattenuta dello 0,1% per l’inflazione bassa. I sindacati protestano

ROMA – Un “furtino” ai pensionati. Lo scrive oggi, 10 gennaio, il Giornale. Molti pensionati italiani tra 60 giorni circa potrebbero dovere dare indietro lo 0,1% della rendita annuale all’Inps.

Le proteste dei sindacati sono vibranti, ma il governo non sembra avere intenzione di intervenire, per difendere il meccanismo di recupero dell’inflazione.

La storia è questa: tre anni fa il consueto recupero dell’inflazione fu fissato allo 0,3%. Il dato definitivo si attestò però allo 0,2. La restituzione era fissata al primo gennaio 2016, ma la legge di Stabilità, la penultima firmata dal governo Renzi, rinviò – dando grande risalto alla decisione – il mini prelievo all’anno successivo. Si era sicuri nei palazzi del governo che l’inflazione sarebbe aumentata e sarebbe quindi stato possibile fare un conguaglio, senza prelevare soldi dalle pensioni.

“L’inflazione non è cresciuta e oggi i pensionati si ritrovano a dovere pagare il conto del 2014 – scrive Antonio Signorini su Il Giornale -. Il governo Renzi aveva pensato a una soluzione. Un emendamento alla legge di Stabilità era già pronto. Rinviare di un altro anno la restituzione sarebbe costato intorno ai 150 milioni di euro.L’entità della cifra da restituire è limitata. Intorno ai 15 euro una tantum per gli assegni lordi intorno ai 1.500 euro. Con un accordo informale tra governo e Inps, la restituzione dovrebbe avvenire in quattro rate, la prima presumibilmente a marzo”.

Romano Bellissima, segretario della Uil pensionati, si dice deluso: “In 30 anni abbiamo perso il 30% del potere di acquisto delle pensioni”.