PETROLIO SFONDA QUOTA $ 119, EURO OLTRE 1,60 SU DOLLARO

Pubblicato il 22 Aprile 2008 - 06:07 OLTRE 6 MESI FA

Il prezzo del greggio ha segnato un nuovo ulteriore record sfondando quota 119 dollari a New York. Sul circuito elettronico i future sul Light crude salgono al nuovo record storico di 119,48 dollari. Nuovo massimo di tutti i tempi anche per il Brent che schizza a 115,03, in aumento di 60 cent.

Pesano le impennate innescate lunedì da attacchi a installazioni produttive in Nigeria, che hanno seriamente compromesso le forniture del primo produttore dell’Africa continentale. A tenere alta la tensione anche l’attacco a una mega petroliera, mentre la seduta di martedì potrebbe vedere la volatilità dei prezzi ulteriormente accentuata dal fatto che sul Nymex, la Borsa merci di New York, si esauriscono i futures sl greggio in scadenza per il mese entrante.

«È possibile» che gli alti prezzi del petrolio possano portare alla recessione su scala globale». Lo ha detto, a margine dell’ultima giornata dei lavori dell’International Energy Forum, il direttore dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, Nobuo Tanaka. Lo stesso Tanaka lunedì aveva detto che i prezzi alti sono «pericolosi per tutti», sia produttori sia consumatori, e oggi ha ribadito che l’andamento attuale dei corsi del greggio «può pesare sulla domanda».

OPEC – E i continui allarmi sulla crescita del petrolio hanno alla fine provocato la reazione dell’Opec che, al contrario di quanto annunciato lunedì, aumenterà la produzione di cinque milioni di barili al giorno entro il 2012. Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, Abdullah Salem El-Badri,a margine dei lavori dell’International Energy Forum. El-Badri ha anche detto che l’Opec punta ad aumentare la capacità produttiva di nove milioni di barili al giorno entro il 2020.

E l’impennata dei prezzi del petrolio ha portato a un nuovo record per la benzina che raggiunge gli 1,413 euro al litro mentre il gasolio schizza ad un soffio da quota 1,4 euro al litro. Capofila è la verde venduta dall’Agip che – secondo l’aggiornamento di Quotidiano Energia – ha aumentato di 1,5 centesimi al litro il prezzo della benzina a 1,413 euro ed ha rialzato di 1 cent il gasolio a 1,399 euro al litro. Ad un passo cioè da quota 1,4 euro. Si tratta dei massimi storici, anche alla luce dello sconto fiscale di 2 centesimi attualmente in vigore.

Insieme a quella del greggio non si ferma neanche la corsa dell’euro sul dollaro. La moneta europea segna un nuovo record storico superando per la prima volta quota 1,60 toccando i 1,6018 nei confronti del biglietto verde.
A far volare l’euro verso il nuovo primato sono state soprattutto le dichiarazioni di diversi esponenti del consiglio direttivo della Bce, che non escludono nuovi possibili aumenti dei tassi europei. In particolare il Governatore della Banca di Francia, Christan Noyer sostiene che l’Eurotower farà di tutto, non escluse nuove mosse sui tassi, per riportare entro l’anno l’inflazione sotto al tetto del 2%. Anche il Governatore della Banca del Lussemburgo, Yves Mersch si meraviglia che si parli ancora di possibili tagli dei tassi europei, e dice chiaramente che da mesi la Bce sta valutando la possibilità di rialzare i tassi per frenare l’inflazione.