Samsung batte Apple: Corte Suprema respinge multa sui brevetti violati

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2016 - 16:50 OLTRE 6 MESI FA
Samsung batte Apple: Corte Suprema respinge multa sui brevetti violati

Samsung batte Apple: Corte Suprema respinge multa sui brevetti violati

WASHINGTON – Samsung batte Apple, almeno in tribunale. La Corte Suprema americana ha respinto all’unanimità una sentenza d’appello su 399 milioni di profitti che l’azienda sudcoreana ha già pagato alla rivale di Cupertino per aver violato alcuni brevetti del suo iPhone. Per Samsung, che aveva giudicato “sproporzionata” quella multa, si tratta di una vittoria.

Come ricorda Il Sole 24 Ore: 

Samsung era stato condannato a una pena pecunaria di 399 milioni di dollari dopo che, nel 2012, una giuria aveva determinato che 11 modelli di suoi smartphone violavano i brevetti della rivale californiana. Il massimo organo giudiziario americano aveva accettato di affrontare il caso in questione per chiarire come un tribunale dovrebbe calcolare il valore dei danni causati da violazioni di brevetti. Il produttore dell’iPhone aveva sostenuto di avere diritto a tutti i profitti generati dai prodotti Samsung contenenti brevetti non propri. Dal canto suo l’azienda sudcoreana aveva detto di non ritenere giusto il versamento dei profitti in questione perché il design incriminato era solo una componente di dispositivi molto complessi.

Con una sentenza emessa il 6 dicembre, la Corte Suprema americana ha dato ragione a Samsung. Come ha spiegato in aula il giudice Sonia Sotomayor, chi possiede un determinato brevetto non ha sempre il diritto sui profitti generati da un prodotto venduto che ha violato quel brevetto.

Nei prodotti composti da più parti, chi possiede il brevetto di una sola parte può in alcuni casi avere diritto solo al giro d’affari legato a quella componente specifica che ha violato il brevetto.

L’annosa querelle aveva visto schierarsi anche gli altri grandi marchi americani: dalla parte di Apple si erano espressi colossi come  Crocs, Tiffany e Adidas.