SCUOLA: LIBRI DI TESTO, AUMENTI FINO AL 40 PER CENTO

Pubblicato il 26 Agosto 2008 - 23:05 OLTRE 6 MESI FA

La scuola tra poco riapre i battenti ma quest’anno saranno più sconfortati i genitori degli alunni. I prezzi dei libri, infatti, quest’anno hanno raggiunto nuove vette. Non bastano l’Antitrust e i tetti limite del ministero: sette scuole su dieci per il biennio superiore sfiorano i budget stabiliti. E i libri per le scuole medie costeranno il 20% in più rispetto al tetto previsto dai decreti ministeriali. Ma alcune famiglie dovranno spendere addirittura il 30-40% in più rispetto al 2007. E’ la denuncia del Dipartimento Junior del Movimento difesa del cittadino, che alle porte di settembre ha presentato l’indagine annuale sui costi dei testi per medie e superiori in quattro città italiane: Milano, Bologna, Roma e Palermo. "Abbiamo calcolato una spesa media di 1.500 euro per i 5 anni di un liceo classico e di 835 euro per un professionale" spiega Silvia Landi di Adiconsum "senza contare però la spesa per vocabolari e altre aggiunte". Previsioni che più o meno coincidono con la ricerca del Movimento difesa del Cittadino: a Roma uno studente del classico in cinque anni spende circa 2.100 euro, quindi 600 euro in più rispetto al tetto stabilito dal ministero. E da oggi, la Guardia di finanza ha avviato i controlli a tappeto nelle librerie di otto città per verificare l’adeguamento dei prezzi alle disposizioni dell’Antitrust.

I consigli per risparmiare. Visto l’aumento, l’unica soluzione è cercare di risparmiare. "La prima cosa è scovare i mercatini dell’usato: qui si può risparmiare anche il 30% e magari si riesce a vendere qualche libro vecchio" consigliano dall’Adiconsum. Altra cosa da fare, spiegano dall’associazione dei consumatori, è informarsi nelle scuole: per le famiglie con un reddito inferiore ai 15 mila euro ci sono delle agevolazioni economiche, come per i più meritevoli, che possono recuperare dei bonus da spendere in libri di testo. Anche per la Mdg Junior ci sono delle scorciatoie per abbattere il caro-libri. "Non comprate subito i testi – consiglia Rosi Battaglia, curatrice della ricerca – sopratutto per i primi anni delle medie e del biennio superiore, conviene aspettare che l’anno sia iniziato e controllare: primo, se i libri saranno effettivamente utilizzati e secondo, aspettare che il Ministero verifichi il tetto massimo di spesa". In più Battaglia ricorda che i libri si possono anche noleggiare, risparmiando anche fino al 50% in meno.

I rincari per le scuole medie. Il caro-libri peserà anche sulle scuole medie. Nelle secondarie inferiori pubbliche di Milano, Bologna, Roma e Palermo, nel 2008 tutte le scuole campione sfondano il tetto ministeriale di spesa, con aumenti dal 10% al 20%. In particolare, la differenza delle variazioni va dall’8-10% di Roma e Bologna, al 16% in più di Milano e al 20% in più di Palermo. Il conto può risultare ancora più salato se si considerano i costi dello scorso anno scolastico: per Mdc Junior c’è stato un incremento medio del budget per la dote libraria, sia per Palermo che Milano del 20%. Inoltre, bisogna calcolare e aggiungere il costo dei libri consigliati (come dizionari, atlanti e supporti cd rom) che, se non presenti già in casa, vanno a sommarsi alla consistente cifra di circa 580/630 euro a triennio, con somme a partire dagli 80 euro a singolo testo.

Aumenti per le scuole superiori. Anche per le superiori dal dossier emerge il dato che la maggior parte delle scuole – oltre il 50% – non è riuscita ad adeguare per tempo ai tetti di spesa ministeriale il costo complessivo dei testi in adozione. Sono, comunque, da segnalare dei miglioramenti rispetto allo scorso anno: in alcune scuole superiori a Palermo e Milano sono stati ampiamente rispettati i budget nei limiti prefissati dal ministero. Mentre permangono i casi eclatanti, come a Roma, dove a molti genitori capiterà di dover sborsare, per il quinquennio al liceo classico del proprio figlio, ben 2.100 euro, oltre 600 euro sopra il tetto stabilito dal ministero. Per quanto riguarda i licei scientifici, si nota un allineamento generale alla tabella di viale Trastevere, con una diminuzione delle forti escursioni dello scorso anno.

Gli istituti tecnici. Dai rilevamenti effettuati sugli istituti tecnici, rimangono grandi differenze da una città all’altra, ma si può invece notare, in generale, una forte diminuzione dei budget, soprattutto rispetto allo scorso anno. Tutti i campioni rilevati da Mdc Junior superano il tetto di spesa ministeriale, ma rimangono entro il 10% di aumento, tranne l’eccezione di Milano, con quasi 300 euro in meno rispetto alle indicazioni. Valutando poi i costi del biennio comune a tutti gli indirizzi, in media 7 scuole su 10 non rientrano nei parametri di legge con variazioni dal 4 al 23% in più. Anche se appare, finalmente, qualche scuola virtuosa: il biennio tecnico a Milano che può delinearsi a quota 287 euro, contro i 460 euro del tetto ministeriale e quasi la metà di Roma e Palermo per lo stesso indirizzo, o come il ginnasio classico palermitano che risparmia oltre 200 euro rispetto al budget previsto.