Sergio Marchionne boccia l’Italia: “Non sa reagire”. Fiducia in Renzi ma…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Agosto 2014 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA
Sergio Marchionne boccia l'Italia: "Non sa reagire". Fiducia in Renzi ma...

Sergio Marchionne (foto Ansa)

RIMINI – Sergio Marchionne boccia nettamente l’Italia, mentre dà ancora tempo a Renzi per far vedere se riuscirà a invertire il trend negativo del Paese. Anche se, continua Marchionne, in Italia chi vuole le riforme va a scontrarsi con un muro di gomma.

Questo ha detto Marchionne al meeting di Cl a Rimini:

“Saranno almeno 10 anni che dico che abbiamo bisogno di riforme e trasformazioni strutturali” per recuperare “il livello competitivo del Paese”. Ma l’Italia, avverte Sergio Marchionne, “non sembra capace di reagire”. Per Fiat “guardare un Paese immobile e incapace di avviare un anche piccolo cambiamento è qualcosa di inconcepibile”

Dal 2010 ad oggi “quello che non è cambiato è la misura della crisi che ha colpito l’Italia e l’Europa”. Nello stesso periodo è invece cambiato radicalmente il gruppo Fiat portando avanti il progetto di “integrazione industriale ma anche culturale” con Chrysler.

“Quello che abbiamo fatto noi è uno dei tanti esempi” di come reagire “ma dobbiamo avere la consapevolezza che abbiamo di fronte una Italia tutta da ricostruire”, avverte. Serve una “nuova fase di ricostruzione rilancio nazionale”: le risorse per farlo, come “le qualità umane e culturali”, non mancano.

“Non sopporto più di vedere gente con il gelato, barchette e cavolate. Voglio essere orgoglioso di essere italiano, di poter dire che siamo veramente bravi come gli altri perchè lo siamo”, ha aggiunto Marchionne riferendosi all’ultima copertina dell’Economist.

Poi le parole su Renzi:

“Riponiamo massima fiducia nel governo, il presidente Renzi ha di fronte un ruolo arduo e ingrato. Appare coraggioso e determinato a fare le riforme e io l’ho incoraggiato a proseguire l’intento riformatore senza curarsi degli attacchi”.

“Riponiamo massima fiducia nel governo, anche se fino ad ora chi ha guidato il Paese si è scontrato con un muro di gomma. Risultati concreti se ne sono visti molto pochi, compromessi tanti”.