Effetto Draghi sui mercati: spread giù a 370 punti, Piazza Affari vola

Pubblicato il 6 Settembre 2012 - 16:03 OLTRE 6 MESI FA
Mario Draghi

ROMA – Ci ha messo circa 30 minuti a maturare l’effetto Mario Draghi sui mercati. Dopo le parole del presidente della Bce lo spread, il differenziale tra Btp e titoli di stato tedeschi decennali, è infatti sceso in picchiata sotto i 380 punti base, per poi archiviare la seduta a quota 370. È il minimo da aprile. Il tasso sul titolo del Tesoro scende al 5,26%.

Le parole di Draghi hanno avuto la loro influenza, anche sulle borse: Piazza Affari vanta la performance migliore d’Europa (+4,31%), insieme a Madrid che sale sempre del 3%. Parigi guadagna il 2,2% e Francoforte il 2,1%.

EFFETTO DRAGHI SUI BANCARI. A beneficiare della manovra di Francoforte per l’acquisto di Titoli di Stato soprattutto i bancari di Piazza Affari. A guidare la volata la Bpm con un +11,14%, seguita dalla Bper (+9,9%) e Ubi Banca (+9,1%). Le big Intesa e UniCredit hanno guadagnato, rispettivamente, il 5,95 e l’8,14 per cento. Positiva anche Mediobanca (+5,99%), bene Generali (+6,18%) che stringe sulla vendita di Migdal.

LUXOTTICA MAGLIA NERA DEL FTSE MIB. E’ Luxottica (-4,79% a 28 euro) l’unico il titolo in rosso sul paniere principale. Le azioni hanno risentito delle vendite avviate dal patron Leonardo Del Vecchio per collocare un pacchetto massimo pari al 7% per incrementare il flottante. Alla fine la finanziaria Delfin ha ceduto il 3,8% del capitale a 27 euro con un incasso di 486 milioni di euro.

REALIZZI SU RCS, CAMFIN DEBOLE. Primi realizzi per Rcs che nelle ultime sedute aveva piu’ che quintuplicato il proprio valore di Borsa. Le azioni del gruppo editoriale hanno cosi’ perso il 15,7% dopo aver trascorso un’altra giornata in asta di volatilita’, stavolta per eccesso di ribasso. Debole anche Camfin (-2,79%) all’indomani del via libera all’aumento di capitale di Gpi. In rialzo invece la controllata Pirelli (+3,4%)