Lo spread assedia Italia e Spagna, Fmi: “Non c’è più tempo”

Pubblicato il 16 Luglio 2012 - 16:53 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Italia, spread a 488. In giornata ha raggiunto 495, i massimi da gennaio. Spagna, spread sopra 550. Il differenziale con il Bund tedesco assedia la Spagna e l’Italia. Proprio mentre il Fondo monetario avverte: “Non c’è più tempo da perdere”. Il rialzo dello spread è dovuto in parte proprio ai numeri diffusi in giornata dal Fmi: l’economia italiana si contrarrà quest’anno dell’1,9% e nel 2013 dello 0,3%. Le previsioni sono invariate rispetto a quello di aprile. Il Fondo taglia però le stime di crescita per l’area euro nel 2013 a +0,7%, ovvero 0,2 punti percentuali in meno rispetto ad aprile. Nel complesso sono state ritoccate lievemente al ribasso le stime per l’economia globale nel 2012 e nel 2013. Non solo: i rischi per la stabilità finanziaria sono aumentati. “Il tempo sta per finire, è ora di agire”, ha detto Josè Vinals, responsabile del Dipartimento mercati del Fmi.

Senza contare che i mercati si apprestano a vivere un agosto di incertezza. Prima c’è il vertice europeo del 20 luglio, che dovrà definire alcuni dettagli dello scudo antispread (secondo l’auspicio italiano) e del nuovo fondo salva Stati, l’Esm. Ma per sapere se la Corte costituzionale tedesca promuoverà Esm e Fiscal compact bisognerà aspettare settembre. Il 12 infatti la Corte si pronuncerà sulla compatibilità di questi due provvedimenti con l’ordinamento giuridico tedesco.

La Borsa di Milano ha chiuso una giornata calda sullo spread con segno lievemente negativo a -0,36%. Il governo italiano intanto si è affrettato a precisare che “al momento non c’è nessuna intenzione di ricorrere” al cosiddetto scudo anti-spread. “Nessuno può escluderlo a priori per il futuro, ma al momento non se ne ravvisa la necessità”. Sperando che l’annuncio possa placare i mercati.