Spread a 246 punti, ai minimi dal 2011. Ma Piazza Affari si muove in rosso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Agosto 2013 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA

Spread a 246 punti, ai minimi dal 2011. Ma Piazza Affari si muove in rossoROMA – Lo spread, la differenza di rendimento tra Btp e Bund, è in calo sotto quota 246 punti base, ai minimi dal 21 luglio 2011, quando toccò i 244 punti: la differenza però è sostanziale, due anni fa i titoli di Stato italiani erano nell’occhio del ciclone con rendimenti in costante aumento, oggi il trend si è invertito.

I Btp rendono, infatti, quasi il 4% e lo spread è calato di oltre 200 punti rispetto a un anno fa e di 50 punti negli ultimi sei mesi. Insomma, nonostante le tensioni politiche che minacciano quotidianamente il governo, il mercato torna a scommettere sull’Italia.

Nonostante le buone notizie sul fronte del debito pubblico, però, a Milano Piazza Affari si muove in rosso dello 0,1% nella prima seduta della settimana di Ferragosto: una giornata caratterizzata da pochi scambi e bassi volumi. In leggero rialzo, invece, i listini del resto d’Europa: Londra, Parigi e Francoforte guadagnano lo 0,1%. L’euro è in lieve calo a 1,3319 dollari in seguito alle indiscrezioni secondo cui la Grecia potrebbe avere bisogno di nuovo sostegno economico entro l’inizio dell’anno prossimo.

La Borsa di Tokyo, intanto, ha chiuso la seduta in calo appesantita dal rallentamento della crescita giapponese nel secondo trimestre. L’indice Nikkei 225 ha chiuso le contrattazioni a 13.519,43 punti, in ribasso dello 0,7%. Sulle mosse degli investitori hanno inciso i dati diffusi nella notte sul Pil nel secondo trimestre: l’economia è cresciuta dello 0,6% (contro il +0,9% previsto dagli analisti) rispetto al trimestre precedente, quando aveva segnato un +0,9%.

Su base annua, il Pil è cresciuto del 2,6%, contro il +3,6% previsto dagli analisti. Cala anche la produzione industriale che a giugno ha registrato un -3,1% contro l’atteso -3,3%: si tratta del primo calo mensile da gennaio. Malgrado la flessione pronunciata, il ministero dell’Industria ha comunque sottolineato che ci sono “segnali di una ripresa a ritmo moderato”. Secondo un’indagine condotta dal ministero, la produzione potrebbe rimbalzare vigorosamente a luglio, a livello del 6,5%, per poi ripiegare in agosto intorno a -0,9 per cento.