Spread sui 480, peggio dell’Irlanda: ora Monti parlerà di “effetto Squinzi”?

Pubblicato il 9 Luglio 2012 - 08:54 OLTRE 6 MESI FA
Mario Monti (foto Lapresse)

ROMA – Lo spread italiano supera quota 480 all’apertura delle Borse, il 9 luglio. E supera quello dell’Irlanda. Il differenziale tra Btp e Bund in apertura era a quota 471,5 punti. In poco tempo, è salito a quota 478, per poi sfondare quota 480: contemporaneamente lo spread irlandese era a quota 463. E l’Irlanda è uno dei Paesi che riceve gli aiuti economici dall’Unione Europea. Venerdì 6 luglio, tanto per intenderci, aveva chiuso a 457, in ribasso di 10 punti rispetto al giorno prima.

Lo si potrebbe ironicamente chiamare “effetto Squinzi“: il weekend tra i due rilevamenti è infatti stato caratterizzato dalla polemica tra il premier Mario Monti e il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.

Sabato 7 luglio Squinzi aveva dato un voto all’operato di Monti: un voto “compreso tra 5 e 6” che aveva visto il numero uno degli industriali d’accordo col leader della Cgil, Susanna Camusso.

Dura era arrivata la replica di Monti: “Se lo spread sale la colpa è di frasi come quelle di Squinzi”. E Monti aveva incassato anche la solidarietà di Montezemolo, ex capo di Confindustria, che ha a sua volta criticato Squinzi.

Sempre la mattina del 9 luglio, il rendimento del Btp decennale è salito al 6,05%. Anche la Borsa di Milano ha sofferto in avvio di settimana: a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha perso lo 0,5% a 13.666 punti.

Nel frattempo, la Germania ha venduto bond a sei mesi per 3,29 miliardi di euro, nonostante il tasso record (in negativo) di -0,0344%. Questo vuol dire che gli investitori considerano così affidabili i titoli tedeschi da acquistarli nonostante il rendimento sia attualmente nullo.