STELLA ARTOIS SI BEVE LA BUDWEISER E DIVENTA NUMERO UNO AL MONDO

Pubblicato il 14 Luglio 2008 - 07:32 OLTRE 6 MESI FA

Nasce un nuovo colosso della birra, battezzato Anheuser-Busch Inbev, numero uno al mondo del settore. Dopo un braccio di ferro durato mesi, il cda di Anheuser-Busch (Budweiser) ha dato il via libera, riferisce il Wall Street Journal, all’offerta da 70 dollari per azione avanzata da Inbev (Stella Artois). Un’operazione che vale 49,91 miliardi di dollari: si tratta della maggiore transazione da quando è scoppiata la crisi dei mutui subprime. Con l’ok del board della società americana termina una saga durata mesi: dopo l’iniziale no all’offerta da 65 dollari, Inbev ha tentato a più riprese di convincere Anheuser-Busch, ma senza successo. La svolta la scorsa settimana quando il produttore belga ha deciso di ritoccare al rialzo di 5 dollari la propria offerta, portandola a 70 dollari per azione

L’accordo raggiunto, che dovrà essere sottoposto agli azionisti, oltre a porre fine ai 150 anni di indipendenza di Anheuser, darà vita a un colosso con vendite nette pari a circa 36 miliardi di dollari l’anno. I due gruppi insieme controllano circa 300 marchi di birra, fra cui Budweiser, Bud Light, Stella Artois e Beck’s. I termini dell’intesa prevedono che a Anheuser-Busch, di cui il miliardario americano Warren Buffet è secondo azionista con circa il 5%, spettino due posti nel cda della nuova società. L’accordo, per gli analisti, è la prova di come l’appetito di alcune società non accenna a placarsi. Ma l’intesa testimonia anche come le banche, nonostante le perdite, sono ancora pronte ad aprire i propri rubinetti per aiutare l’unione di marchi forti. Per Inbev, comunque, l’operazione non è senza rischi. Anheuser-Busch trae la gran parte dei profitti dal mercato americano che cresce a ritmo lento e dove la concorrenza si è fatta di anno in anno più dura. Da quando Inbev ha avanzato la propria offerta i titoli Anheuser sono saliti del 26%, per chiudere venerdì in Borsa a 66,50% (+8,6% in una sola seduta).