Studenti fuori corso, tasse raddoppiate. Bankitalia: meno buoni pasto e auto blu

Pubblicato il 27 Luglio 2012 - 12:39 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Tasse universitarie anche raddoppiate agli studenti fuori corso, meno auto blu e buoni pasto alla Banca d’Italia: continuano gli emendamenti che stanno modificando la spending review alla commissione Bilancio del Senato. Le novità maggiori della mattina del 27 luglio riguardano appunto il mondo dell’università e quello dei dipendenti di Bankitalia.

Fuori corso

Le tasse universitarie per gli studenti fuori corso possono aumentare fino al raddoppio, rispetto a quelle previste per gli studenti in corso. L’aumento fino al 100% è previsto per i redditi oltre 150 mila euro. L’aumento massimo sarà dunque per gli studenti di famiglie abbienti, mentre per redditi tra 90.000 e 150.000 euro può essere al massimo del 50% e sotto i 90.000 euro del 25%.

Banca d’Italia

La Banca d’Italia è chiamata a ”tenere conto” delle norme del decreto sulla spending review che prevedono risparmi su auto blu, buoni pasto, ferie e permessi, consulenze esterne e canoni di locazione degli uffici. Questo emendamento è stato presentato dai relatori Gilberto Pichetto Fratin del Pdl e Paolo Giaretta del Pd.

Indennità professori universitari

Stop al trascinamento di indennità e dunque ai “super stipendi” per i professori universitari che, dopo un incarico in un ente o in una istituzione, tornano ad insegnare. Lo prevede un emendamento di Giuseppe Valditara (Terzo Polo): ”Al professore o ricercatore universitario rientrato nei ruoli è corrisposto un trattamento pari a quello attribuito al collega di pari anzianità. In nessun caso il professore o ricercatore universitario rientrato nei ruoli delle università può conservare il trattamento economico complessivo goduto nel servizio o incarico svolto precedentemente, qualsiasi sia l’Ente o Istituzione in cui abbia svolto l’incarico. L’attribuzione di assegni ad personam, in violazione delle disposizioni di cui al presente comma è illegittima ed è causa di responsabilità amministrativa nei confronti di chi delibera l’erogazione”, prevede l’emendamento approvato.