Tasso per i mutui manipolato: Ue multa Credit Agricole Hsbc e Jp Morgan

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2016 - 13:06 OLTRE 6 MESI FA
Tasso per i mutui manipolato: Ue multa Credit Agricole Hsbc e Jp Morgan

Tasso per i mutui manipolato: Ue multa Credit Agricole Hsbc e Jp Morgan (foto d’archivio Ansa)

BRUXELLES – L’accusa è di quelle pesanti: Credit Agricole, Hsbc e Jp Morgan si sarebbero messe d’accordo per manipolare il tasso europeo (Euribor) che determina il prezzo dei mutui (e di altri prodotti finanziari). Per questo l’antitrust dell’Unione Europea ha inflitto una mega multa da 485 milioni di euro alle tre banche, accusate di aver fatto cartello sugli interessi di prodotti derivati in euro legati a tassi benchmark. Le banche, sostiene l’Antitrust si sono scambiate informazioni sensibili e si sono accordate su alcuni elementi di ‘pricing’, violando le norme Ue sulla concorrenza. A differenza di Barclays, Deutsche Bank, RBS e Société Générale, le tre banche non hanno accettato di risolvere la questione attraverso un accordo con la Commissione Ue.

I derivati sui tassi di interesse sono prodotti finanziari utilizzati dalle società per gestire il rischio dalle fluttuazioni dei tassi di interesse o per speculazioni finanziarie. Derivano dal livello di tassi benchmark come il tasso interbancario l’Euribor (usato anche per calcolare i tassi applicati ai mutui casa ndr) o l’Eonia. L’Euribor è calcolato giornalmente dalle informazioni inviate da un panel di banche in teoria in maniera indipendente fra loro. Le indagini della Commissione hanno però accertato che c’era un cartello, in atto fra il settembre 2005 e il maggio 2008, nel quale erano coinvolte sette banche (Barclays, Crédit Agricole, HSBC, JPMorgan Chase, Deutsche Bank, RBS and Société Générale).

I trader delle banche erano in contatto regolare fra loro attraverso chat aziendali o servizi di messaggeria istantanea allo scopo di distorcere il normale corso di fissazione dei prezzi per i derivati sui tassi in euro. In questo modo manipolavano il tasso a seconda delle loro esigenze sul trading o sulle politiche di prezzi. La sanzione segue l’accordo raggiunto con Barclays, Deutsche Bank, RBS and Société Générale nel dicembre 2013.