Terremoto: fondi governo. Ipotesi accise benzina e sigarette

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Agosto 2016 - 08:35 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto: fondi governo. Ipotesi accise benzina e sigarette

Terremoto: fondi governo. Ipotesi accise benzina e sigarette (foto Ansa)

ROMA – Il governo ha promesso 50 milioni di euro da devolvere subito alle popolazioni colpite dal terremoto del centro Italia (oltre alla sospensione immediata delle tasse). Da dove prenderà quei soldi Renzi? Il timore è che vengano introdotte nuove accise sul costo di benzina e sigarette. Lo scrive Alberto Maggi su Affari Italiani, parlando di una ipotesi che circola tra i parlamentari di maggioranza (in ballo ci sarebbe anche un aumento delle accise sul gioco d’azzardo). Lo denuncia il Codacons, che ricorda quante accise di vecchie tragedie già pesino sugli automobilisti italiani.

“La sola idea di aumentare per l’ennesima volta le accise sulla benzina è inaccettabile – attacca il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Questo perché nel corso degli anni si è fatto più volte ricorso alla tassazione sui carburanti per reperire risorse finalizzate ad emergenze varie, accise che una volta entrate in vigore non sono state più revocate, portando oggi i listini di benzina e gasolio ad essere i più cari d’Europa. Ci opporremo con ogni mezzo a qualsiasi intervento dell’esecutivo sui prezzi dei carburanti, che avrebbe un impatto enorme sulla collettività ed effetti disastrosi sui consumi”.

“Il Governo Renzi ha il dovere di trovare risorse per l’emergenza terremoto e per il sacrosanto sostegno delle popolazioni colpite dal sisma, ma deve reperire soldi tagliando gli sprechi della P.A. ed eliminando i costosissimi privilegi della classe politica, senza mettere le mani nei portafogli degli italiani” – conclude Rienzi.

L’Agi ricorda l’elenco delle accise attualmente in vigore in Italia:

1,90 lire (0,000981 euro) per il finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935-1936;
14 lire (0,00723 euro) per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo il disastro del Vajontdel 1963;
10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo l’alluvione di Firenzedel 1966;
10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto del Belicedel 1968;
99 lire (0,0511 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976;
75 lire (0,0387 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980;
205 lire (0,106 euro) per il finanziamento della guerra del Libano del1983;
22 lire (0,0114 euro) per il finanziamento della missione in Bosnia del1996;
0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005;
0,0051 euro per far fronte al terremoto dell’Aquila del 2009;
da 0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011;
0,04 euro per far fronte all’arrivo di immigrati dopo la crisi libica del2011;
0,0089 euro per far fronte all’alluvione che ha colpito la Liguria e laToscana nel novembre 2011;
0,082 euro (0,113 sul diesel) per il decreto “Salva Italia” nel dicembre2011;
0,02 euro per far fronte ai terremoti dell’Emilia del 2012.