Ue: Italia maxi debito, rischi choc. Pensioni: “Fermi tutti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Gennaio 2016 - 15:28 OLTRE 6 MESI FA
Ue: Italia maxi debito, rischi choc. Pensioni: "Fermi tutti"

Ue: Italia maxi debito, rischi choc. Pensioni: “Fermi tutti”

BRUXELLES – Ue: Italia maxi debito, rischi choc. Pensioni: “Fermi tutti”. Troppo debito. Così tanto da farci rischiare da qui a 10 anni un vero e proprio choc rispetto a crescita e tassi. La Commissione Ue torna a bacchettare l’Italia e lo fa andando a battere la lingua dove il dente duole: cioè sul debito pubblico.  L’Italia, è la posizione della Commissione, è un Paese in salute in termini bilancio annuale. I conti pubblici sono in ordine a patto che l’attuale normativa in materia di pensioni non venga ritoccata. Quello che preoccupa, è il debito.

Per l’Italia, spiega la Commissione Ue “i rischi sembrano essere alti nel medio termine da una prospettiva di analisi della sostenibilità del debito, in seguito a un elevato livello di debito alla fine delle proiezioni” nel 2026 e “l’alta sensibilità a possibili shock alla crescita nominale e ai tassi d’interesse”. Non solo. Secondo gli economisti di Bruxelles, c’è l’11% di probabilità che nel 2020 il rapporto debito/pil sia più alto di quanto lo fosse nel 2015. Per questo Commissione ritiene “necessaria una forte determinazione nel miglioramento della posizione di bilancio”.

Diverso il discorso sui conti pubblici.  Che non preoccupano la Commissione purché non si tocchino le pensioni.  “Non ci sembrano essere rischi di sostenibilità” dei conti pubblici “nel lungo periodo, supponendo la piena attuazione delle riforme pensionistiche adottate in passato e a condizione del mantenimento della bilancia strutturale primaria al livello previsto dalla Commissione per il 2017 (2,5% del pil) ben oltre quell’anno”.

Infine le banche. Anche qui qualche preoccupazione da parte dell’Europa c’è.  L’Italia “nel complesso, non sembrano esserci rischi a breve termine di stress di bilancio”, ma “la quota di non performing loans nel settore bancario potrebbe rappresentare una fonte importante di rischi di passività a breve termine”. Così il rapporto della Commissione Ue sulla sostenibilità delle finanze pubbliche. Oltre ai npl, altre variabili (debito lordo e netto, necessità di rifinanziamento lorde) “indicano possibili sfide a breve termine”.