Unicredit: aumento di capitale da 13 mld. 6500 esuberi entro il 2019

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Dicembre 2016 - 09:01 OLTRE 6 MESI FA
Unicredit: aumento di capitale da 13 mld. 6500 esuberi entro il 2019

Unicredit: aumento di capitale da 13 mld. 6500 esuberi entro il 2019

ROMA – Unicredit: aumento di capitale da 13 mld. 6500 esuberi entro il 2019. Unicredit lancia un aumento di capitale da 13 miliardi interamente garantito. Lo si legge in una nota. Unicredit ha sottoscritto un accordo di pre-garanzia (pre-underwriting agreement) con una serie di banche che si sono impegnate, “a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni analoghe – a sottoscrivere un contratto di garanzia per l’eventuale inoptato dell’aumento dell’aumento di capitale”.

Nella nota in cui si ricorda che il contratto di garanzia verrà stipulato “nell’imminenza dell’avvio dell’offerta al pubblico e non appena il Consiglio di Amministrazione avrà fissato le condizioni dell’Aumento di Capitale in Opzione”.

6500 esuberi. “Il piano industriale di Unicredit prevede ulteriori 6.500 esuberi netti entro il 2019, per una riduzione totale netta degli FTE (dipendenti a tempo pieno, ndr) di circa 14.000 unità entro il 2019”.

Niente dividendo per il 2016. Il piano Unicredit non prevede il pagamento di dividendi per il 2016, con una politica di distribuzione dei dividendi cash per gli anni successivi del 20-50%.

Il consorzio. Le banche che assistono Unicredit sono, oltre a UniCredit Corporate & Investment Banking, Morgan Stanley, UBS, BofA Merrill Lynch, J.P. Morgan, Mediobanca, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs. Unicredit recepirà una svalutazione di asset e crediti per 12,2 miliardi nel quarto trimestre dell’anno contestualmente ad un processo di riduzione del rischio che prevede una cartolarizzazione di 17,7 miliardi di sofferenze (Npl) di cui è prevista la cessione nel corso del piano strategico.

4,7 miliardi di utile nel 2019. Il piano industriale di Unicredit prevede un obiettivo di utile al 2019 pari a 4,7 miliardi di euro, un rapporto tra costi e ricavi inferiore al 52%, un costo del rischio di 49 punti base, un ritorno sul capitale tangibile al 9% e un indicatore di solidità patrimoniale Cet1 fully loaded superiore al 12,5%, con una distribuzione cash superiore al 20%.