Usa, sondaggio. Maggioranza americani vuole tassare i ricchi per risanare bilancio federale

Pubblicato il 6 Gennaio 2011 - 14:53 OLTRE 6 MESI FA

Una consistente maggioranza di americani, il 61 per cento, crede che il governo federale dovrebbe prioritariamente aumentare le tasse ai ricchi per risanare il disastrato bilancio nazionale, secondo quanto ha accertato un sondaggio realizzato da 60 Minutes/Vanity Fair.

Il sondaggio è stato condotto dopo che il mese scorso il presidente Barack Obama, nel quadro di un compromesso con i repubblicani, ha promulgato una legge che per due anni estende per milioni di americani, inclusi i più facoltosi, i tagli fiscali introdotti dal suo predecessore George Bush.

I repubblicani, che dopo le elezioni di medio-termine dello scorso novembre hanno la maggioranza alla Camera dei Deputati, vorrebbero che i tagli ereditati da Bush fossero mantenuti ”permanentemente” sia per la classe media che per i ricchi. Chiedono anche incisivi tagli di spesa per contenereil disavanzo pubblico, che è attualmente di un trilione di dollari.

Dopo l’aumento delle tasse ai ricchi, secondo il sondaggio, l’opzione preferita dal 20 per cento è la riduzione delle spese militari. Agli intervistati è stato anche chiesto quale parte del mondo per prima dovrebbe essere ”riordinata”. La percentuale maggiore – il 36 per cento – ha indicato Washington, a fronte del 23 per cento che ha scelto il medio oriente.

Ma sull’aumento delle tasse come panacea per il debito federale, ai massimi dalla Seconda Guerra Mondiale e destinato a crescere ancora, non sono d’accordo certi economisti, come Andrew Gibbs, Kevin Hassett e Matt Jensen, del think-tank American Enterprise Institute, i quali scrivono sul Wall Street Journal che tagliare la spesa funziona, ma aumentare le tasse no.

A sua volta, con questi economisti non è d’accordo il Congressional Budget Office, che si schiera con gli intervistati dal sondaggio. ‘La semplice stabilizzazione del livello del debito – dice – richiederebbe un immediato e permanente aumento di tutte le tasse federali del 23% o un un taglio della spesa. Quello che e’ chiaro e’ che per evitare una crisi il governo federale deve portare avanti un significativo risanamento dei conti pubblici” spiega, osservando come ”limiti alle spese mostrano ai cittadini e ai mercati finanziari la serieta’ della responsabilita’ di bilancio”.