AST, dopo anni di crisi le Acciaierie tornano all’utile

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Dicembre 2016 - 13:51 OLTRE 6 MESI FA

 

AST, dopo anni di crisi le Acciaierie tornano all'utile

AST, dopo anni di crisi le Acciaierie tornano all’utile

TERNI – Dopo otto anni contraddistinti da forti perdite, le storiche Acciaierie di Terni chiudono il 2016 con un risultato positivo. Il dato è emerso dal bilancio 2015/2016 della Thyssenkrupp che è stato presentato a Essen ed è stato confermato al Ministero dello Sviluppo Economico dall’amministratore delegato di Acciai Speciali Terni, l’ing. Massimiliano Burelli.

Il bilancio di Acciai Speciali Terni si è chiuso con un fatturato di 1,43 miliardi, con un utile di 3,3 milioni di euro e l’acciaio prodotto ha raggiunto 948mila tonnellate. Numeri che rappresentano la fine di un periodo difficile per la storica azienda ternana. Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni è stata al centro di una dura vertenza nel 2014: centoquaranta giorni di mobilitazione per difendere il polo siderurgico e per arrivare a un piano di rilancio, sviluppo, ristrutturazione. Ma sono venute poi le inchieste che hanno portato alla luce gravi truffe ai danni dell’azienda: i furti di acciaio scoperti a giugno (80 tonnellate per un valore di 100mila euro al mese) e la maxi truffa (“acciaio sporco”) ad agosto scorso.

Oggi l’azienda ha un nuovo management e un nuovo approccio gestionale/organizzativo che punta su innovazione, qualità e miglioramento continuo per affrontare una fase di rinnovamento che sta portando il sito ternano ad esplorare nuovi e più vasti mercati e a difendersi dalla concorrenza dei mercati emergenti.

Dal punto di vista ambientale AST ha scelto di lanciare due importanti progetti seguendo le politiche virtuose di economia circolare: la riqualificazione della discarica dell’acciaieria che diventerà un parco verde aperto alla città e il bando internazionale per trovare una soluzione definitiva per il riciclo della scoria derivante dalla produzione di acciaio inox. Nuove sfide che rientrano nella “rivoluzione industriale” che anche AST sta realizzando, seguendo il piano del Governo sull’Industria 4.0. Lo strumento è l’applicazione della filosofia del “Continuous improvement” (Lean Transformation) che per la prima volta viene declinata su un sito siderurgico, ponendo l’Acciaieria di Terni come un case history da osservare a livello internazionale.