Elettricità, il prezzo aumenta per manutenzione e scarsa competitività

Pubblicato il 4 Settembre 2009 - 15:19 OLTRE 6 MESI FA

Se in Italia il prezzo dell’energia è aumentato, negli ultimi tempi, la colpa è dell’utilizzo di vecchie centrali nei mesi estivi e della scarsa competitività sul mercato. È questa l’analisi effettuata dall’Autorità dell’energia, che sta approfondendo i motivi dei continui rincari che stanno interessando il settore.

La prima causa è di tipo temporaneo: come spiega il presidente dell’Autorità, Alessandro Ortis, «agosto è un mese di minor domanda e quindi adatto per la manutenzione della rete, delle linee di interconnessione con l’estero e di alcuni impianti di produzione». In questo periodo, dunque, per soddisfare la richiesta, entrano in funzione le vecchie centrali, che sono più costose.

Ortis non esclude comunque ci possano essere anche altre ragioni. Per questo, assicura che verranno effettuate ulteriori verifiche, attraverso Terna, che, «in qualità di dispacciatore del sistema» dovrà fornire un monitoraggio «circa l’entità e le durate delle manutenzioni, in particolare degli impianti di produzione, per valutare eventuali anomalie o comportamenti anomali degli operatori». Compito dell’Authority, infatti è di verificare la funzionalità dei mercati, senza intervenire direttamente.

Per quanto riguarda l’elevato costo dell’energia, secondo Ortis «l’Italia sconta un mix di coperture più petrolio-dipendente e meno competitivo di altri paesi europei». In pratica, la produzione si avvale molto dell’utilizzo di idrocarburi, specialmente gas, mentre usa «poco carbone, poche fonti rinnovabili e non utilizza per nulla il nicleare».

Le soluzioni, secondo il massimo rappresentante dell’Autorità energetica, sono le «centrali virtuali in Sardegna e la gas release Eni, le novità introdotte per ridurre i costi dei servizi di dispacciamento e la riforma della Borsa elettrica», dove i prezzi si formano dall’incontro tra domanda e offerta.