Enel, Francesco Starace nell’Ungc dell’Onu. Primo ad italiano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Giugno 2015 - 11:40 OLTRE 6 MESI FA
Enel, Francesco Starace nell'Ungc dell'Onu. Primo ad italiano

Enel, Francesco Starace nell’Ungc dell’Onu. Primo ad italiano

NEW YORK – Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, ha preso parte per la prima volta al Consiglio di Amministrazione del Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), a New York. La partecipazione di Starace segue la nomina a componente del Consiglio, avvenuta a maggio scorso da parte del Segretario generale dell’UNGC Ban Ki-moon. Francesco Starace è il primo rappresentante di un’azienda italiana e l’unico ad di una utility ad esser chiamato a far parte del Consiglio dell’organismo delle Nazioni Unite.

Il Global Compact, lanciato il 26 giugno del 2000, è la più grande iniziativa mondiale per l’applicazione dei principi e per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite nel campo della sostenibilità aziendale, basata sull’impegno degli amministratori delegati. Il Consiglio rappresenta il fulcro della struttura di governance del Global Compact, in quanto contribuisce a definire le strategie e le politiche nonché a fornire consulenza su tutte le questioni di interesse, in particolare in materia di sostenibilità.

Oggi circa 8.500 aziende partecipano al Global Compact con l’obiettivo di sostenere i principi di difesa dei diritti umani e del lavoro, le politiche per il rispetto dell’ambiente e contro la corruzione e, più in generale, per la realizzazione di una cultura dell’integrità aziendale. I dieci principi del Global Compact derivano dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, dalla Dichiarazione sui principi e i diritti fondamentali del lavoro dell’Organizzazione internazionale del lavoro, dalla Dichiarazione di Rio sull’ambiente e lo sviluppo e dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.

Una delle principali attività del Global Compact è l’iniziativa LEAD. Enel è tra le sei imprese globali che ne gestiscono il programma Board mirato a rafforzare il ruolo dei consigli di amministrazione a favore dell’integrazione dei temi della sostenibilità nelle strategie aziendali.

Il Global Compact ha contribuito a sostenere gli Obiettivi di sviluppo del millennio, delineati tre mesi dopo la sua creazione, che hanno aiutato a dimezzare la povertà estrema e la proporzione di persone senza accesso a migliori risorse idriche a livello globale, ad aumentare del 90% la frequentazione scolastica primaria nelle regioni in via di sviluppo e a ridurre il divario di genere dei tassi di alfabetizzazione. Il Global Compact sta inoltre contribuendo alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che saranno approvati dall’Assemblea Generale dell’Onu a settembre e che prenderanno il posto degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio come principi guida dell’agenda di sviluppo dell’Onu dei prossimi 15 anni.