Fiat, Opel/ Marchionne: “Un matrimonio in paradiso”. Chiede aiuti ai governi sede di fabbriche: in cambio non chiude. Diluita la quota Agnelli

Pubblicato il 4 Maggio 2009 - 08:25 OLTRE 6 MESI FA

“Da un punto di vista ingegneristico e industriale, questo è un matrimonio in paradiso”. Così l’ad di Fiat, Sergio Marchionne, definisce l’eventuale accordo con Opel in un’intervista al “Financial Times”.

Marchionne, che ha appena concluso la partnership con Crysler, incontrerà lunedì mattina il governo tedesco per il nuovo dossier, l’acquisizione della tedesca Opel: l’amministratore delegato del Lingotto incontrerà i ministri dell’Economia Karl-Theodor zu Guttenberger e degli Esteri Frank-Walter Steinmeier per una prima presa di contatto.

I tempi sono strettissimi: Marchionne dice di voler chiudere la transazione entro la fine di maggio e quotare le azioni della nuova società, che in via provvisoria si chiamerebbe Fiat/Opel, entro la fine dell’estate. Marchionne chiederà a tutti i paesi in cui si concentreranno i 10 impianti di Gm Europe e gli 11 di Fiat di offrire alla nuova compagnia garanzie sui prestiti.

Il 30% della famiglia Agnelli in Fiat, secondo il Ft, verrebbe diluito nello scorporo e anche Gm avrebbe una quota di minoranza in Fiat-Opel. “E’ una soluzione incredibilmente semplice – dice Marchionne – per un problema spinoso”.

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