Terna toglie i tralicci dal Parco della Pellerina a Torino

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Novembre 2015 - 14:21| Aggiornato il 27 Novembre 2015 OLTRE 6 MESI FA
Terna toglie i tralicci dal Parco della Pellerina di Torino

Via i tralicci dopo 60 anni dalla Pellerina: Terna libera la più grande area verde di Torino

TORINO, 24 novembre 2015 – Terna ha avviato oggi, alla presenza del sindaco di Torino, Piero Fassino, dell’Amministratore Delegato di Terna, Matteo Del Fante, e del Vicepresidente nazionale di Legambiente, Edoardo Zanchini, le attività di demolizione di tre vecchie linee elettriche risalenti agli anni ‘50 del secolo scorso che attraversano il Parco della Pellerina, la più grande area verde della città dalla quale, oltre cent’anni fa, partiva l’elettrificazione di Torino.

Una volta completati i lavori di smantellamento saranno restituiti ai cittadini circa 10 ettari di parco – una superficie equivalente a quasi 15 campi da calcio – liberi da 5,5 chilometri di linee aree e 21 vecchi tralicci. Oggi, dopo le fasi iniziali che hanno permesso di rimuovere i conduttori, Terna ha iniziato i lavori di demolizione dei tralicci all’interno del Parco della Pellerina, che verranno sostituiti da una linea “invisibile”, perché completamente interrata. Tutti i componenti dei sostegni (acciaio, alluminio, vetro, cemento), che raggiungono in alcuni casi un’altezza di oltre 50 metri, saranno successivamente consegnati a ditte specializzate, che provvederanno a smaltirli e re-immetterli nel ciclo produttivo.

Questo intervento rientra nel più ampio piano di riassetto della rete elettrica di Torino, ormai obsoleta e non più in grado di far fronte alle attuali esigenze energetiche della città. Un progetto per cui Terna investirà complessivamente 210 milioni di euro, di cui circa 120 milioni già spesi, e che sta coinvolgendo oltre 130 imprese. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore efficienza e sicurezza del sistema elettrico del capoluogo, con un risparmio stimato per famiglie e imprese di oltre 50 milioni di euro l’anno. Consistenti anche i benefici ambientali: a fronte della realizzazione di appena 7 chilometri di nuovi elettrodotti saranno, infatti, demoliti ben 58 chilometri di vecchie linee aeree, con un numero di conduttori e tralicci eliminati otto volte superiore a quello delle nuove infrastrutture.

Particolare attenzione per il territorio è dedicata alle fasi di cantiere: Terna e l’Ufficio del Verde pubblico stanno collaborando per adottare tutte le soluzioni per ridurre al minimo i disagi agli abitanti della città di Torino. In particolare, l’effetto degli scavi è praticamente nullo, le zone alberate e i parchi cittadini non sono interessati dagli interventi, mentre nelle aree urbane l’utilizzo di nuove tecnologie, tra cui le perforazioni teleguidate, e la sinergia con i cantieri esistenti, ridurranno significativamente l’impatto dei lavori. Proprio nel corso di un’attività di scavo, nel settembre 2013, è stato scoperto un rifugio antiaereo sotterraneo risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Un ritrovamento di grande valenza storica e culturale che altrimenti sarebbe stato perso e che oggi, invece, è diventato patrimonio della città.

Per l’ammodernamento della rete elettrica piemontese, Terna ha pianificato interventi per 1,2 miliardi di euro, che genereranno minori costi per circa 250 milioni di euro/anno a beneficio di cittadini e imprese, grazie al coinvolgimento di oltre 100 imprese, per lo più locali, e oltre 500 lavoratori. Presente nella Regione con oltre 4.500 chilometri di linee elettriche in alta e altissima tensione e 43 stazioni, prevede inoltre la realizzazione di 200 chilometri di nuove linee elettriche a fronte di ben 460 chilometri di linee aeree smantellate.

A livello nazionale, inoltre, con oltre 9 miliardi di euro investiti dal 2005 a oggi su tutta la rete elettrica di trasmissione nazionale, Terna ha concretamente generato benefici complessivi per più di 6 miliardi di euro, che diventeranno 24 miliardi quando anche le altre opere pianificate per lo sviluppo della rete elettrica italiana saranno entrate in esercizio. Attualmente Terna ha oltre 200 cantieri aperti in tutta Italia, che coinvolgono 750 imprese e 4.000 lavoratori ogni giorno.

“Migliorare l’efficienza delle reti elettriche, riducendone al minimo l’impatto ambientale. Un doppio obiettivo – sottolinea il sindaco di Torino Piero Fassino – sicuramente condiviso da Città di Torino e da Terna, come risulta evidente dal lavoro svolto al Parco della Pellerina, dove i cavi dell’alta tensione corrono sotto terra ed è stato avviato lo smantellamento e la rimozione dei tralicci presenti in questa area da oltre mezzo secolo. Oggi – ha aggiunto Fassino – ogni operazione di modernizzazione delle infrastrutture non può essere disgiunta da azioni di tutela e di valorizzazione del paesaggio. Da questo punto di vista, la collaborazione tra Città di Torino e Terna ha dato, e sono sicuro continuerà a dare anche in futuro, risultati positivi e porterà vantaggi sia per le attività di trasmissione dell’energia, sia in termini di qualità ambientale per tutta la comunità cittadina”.

“L’intervento che avviamo oggi – dichiara l’Amministratore Delegato di Terna Matteo Del Fante – rappresenta il frutto di un percorso di dialogo con le istituzioni locali iniziato più di dieci anni fa. Questo territorio, infatti, dimostra da sempre una grande sensibilità e una grande capacità di collaborazione, questo lo rende un modello per tutto il Paese e ci aiuta a trovare le migliori soluzioni per uno sviluppo della rete tecnologico, sostenibile e rispettoso dell’ambiente”.

“Oggi – afferma il Vicepresidente nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini – è una bella giornata per l’ambiente e per i cittadini di Torino, perché grazie a questi interventi il più grande parco della città viene liberato dai tralicci. E’ importante sottolineare come questa operazione di riqualificazione e innovazione che riguarda anche le linee elettriche avvenga a pochi giorni dall’apertura del Vertice sul Clima a Parigi. La transizione a un modello energetico incentrato sulle fonti rinnovabili passa, infatti, anche per una innovazione nelle forme di trasmissione e gestione dell’energia e per il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni”.