Università: vince il Concorso ma non verrà assunto. Scoprire un Michelangelo non è bastato a Vitale Zanchettin

Pubblicato il 2 Novembre 2010 - 14:36 OLTRE 6 MESI FA

Aveva tutte le carte in regola e ha vinto un regolarissimo concorso. Ma non sarà assunto.  Non gli è bastato neppure essere lo studioso che, nel 2007,   ha trovato un disegno inedito di Michelangelo, lo schizzo di una colonna della cupola di san Pietro. L’Università Roma Tre, pur di non assumere Vitale Zanchettin preferisce far scadere i termini di nomina e attendere almeno due anni prima di poter fare un nuovo concorso da cui, forse, uscirà un vincitore più gradito, magari un “interno”.

A raccontare la storia surreale di Zanchettin è il Corriere della Sera. E’ una storia che comincia a luglio quando la facoltà di architettura dell’Università Roma Tre bandisce il concorso per un professore associato in storia dell’architettura. Si presentano in 15, sette dei quali già lavorano dentro Roma Tre. Il concorso, scrive il Corriere,  “segue le nuove regole introdotte quasi due anni fa per limitare la possibilità di accordi incrociati: tu fai vincere il mio candidato che la prossima volta io faccio vincere il tuo. Nella commissione, dunque, ci sono un professore interno e quattro esterni scelti per sorteggio”.

Succede che 3 dei 15, tutti interni, sono fuori subito per non aver  presentato nemmeno una pubblicazione. Anche gli altri 4 di Roma III vengono bocciati dalla commissione guidata dal professor Pier Nicola Pagliara. Per gli esaminatori, infatti,  i vincitori sono due esterni, a pari merito. Il Corriere li presenta così: “Zanchettin, il ricercatore che ha trovato il disegno di Michelangelo, viene dallo Iuav, l’Istituto universitario di Architettura di Venezia. Il verbale finale della commissione lo definisce non solo uno «storico dell’architettura di primo ordine», ma anche un ottimo insegnante, capace di fornire una «avvincente lettura didattica dell’architettura». Anche l’altro idoneo viene da fuori, si chiama Maurizio Ricci ed è ricercatore nella facoltà di Architettura della prima università di Roma, la Sapienza. Il giudizio finale lo definisce uno «storico di primo livello» con «chiarezza espositiva ed efficacia didattica». Sembra un passo indietro rispetto a Zanchettin. In ogni caso sono, potenzialmente, due ottimi professori associati”.

Il 24 agosto vengono proclamati i due vincitori, Poi il silenzio. Silenzio dovuto al fatto che la  legge dà all’università ha due mesi di tempo per assumerne uno dei due. Il consiglio di facoltà, però,  ha deciso di lasciar scadere i termini. La beffa, spiega il Corsera, è che è tutto legale: “La legge consente di rinunciare alla chiamata anche se indirettamente bacchetta questi comportamenti. Per due anni Roma III non potrà fare un altro concorso per lo stesso posto”.