11 settembre 2001,15 anni dopo a New York: selfie con bambola gonfiabile, giovani e ricchi inglesi addio al celibato a Ground Zero

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Settembre 2016 - 06:29 OLTRE 6 MESI FA
11 settembre 2001,15 anni dopo a New York: selfie con bambola gonfiabile, giovani e ricchi inglesi addio al celibato a Ground Zero

11 settembre 2001,15 anni dopo a New York: selfie con bambola gonfiabile, giovani e ricchi inglesi addio al celibato a Ground Zero. Al poliziotto che li ha mandati via hanno detto che erano di Londra e poi solo no comment

11 settembre 2001, 15 anni fa a New Yoek. Selfie con bambola gonfiabile a Ground Zero, ecco come intendono commemorare questi giovani e ricchi inglesi con la scusa di un addio al celibato. Sono giovani e ricchi e anche eleganti, alla maniera dei ricchi, che lo sono anche in short, che non sono gli short dei coatti di qua e di là dell’ Atlantico. I pantaloni corti ma al ginocchio, tipici di una tradizione coloniale, le sneakers da 100 dollari, soprattutto l’aria ben pasciuta e curata, i capelli freschi di barbiere, l’espressione sicura e anche un po’ arrogantella sembrano confermarlo. Guardare le foto per rendersi conto.

Al poliziotto che li ha mandati via in mezzo alla indignazione di molti, hanno detto di essere inglesi. Probabilmente giovanotti che lavorano nella finanza a Wall Street.

L’accaduto ha provocato vivaci reazioni: per gli americani Ground Zero è un monumento fondamentale e fondante e già molti non gradiscono lo sciamare dei turisti cui delle migliaia di morti dell’ 11 settembre 2001 sempra importare molto meno di una bella foto con gli amici. Nessuno era mai arrivato a questo estremo: farsi dei selfie con una bambola gonfiabile.

Qualcuno ha avvertito un poliziotto di servizio in zona che ha chiesto ai buontemponi chi fossero e cosa facessero. Siamo di Londra, hanno risposto, e poi, facendo parlare quello che alla apparenza sembrava il futuro sposo, aggiungendo: “È solo un addio al celibato”. Alle altre domande hanno risposto “no comment”, anche con questo rivelando una certa conoscenza dei meandri legali e dei loro diritti.

Nell’attentato dell’11 settembre 2001, ricorda Alessandro Orsini sul Messaggero di Roma, costò la vita a 3 mila persone.

Da allora, il tentativo di al Qaeda

“di diffondere il terrorismo in Occidente è stato un fallimento. Il tentativo dell’Isis è in corso e non consente bilanci definitivi, anche se i tratti del fallimento sembrano prevalere su quelli del successo”.

Nei Paesi musulmani, invece,

“il successo del terrorismo islamico è stato imponente, pervasivo e duraturo, soprattutto in Afghanistan, Pakistan, Iraq, Siria, Yemen, Somalia e Nigeria”.

Ma forse lo era già da prima ma in Occidente eravamo accecati dai riflessi della bolla di internet.

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