Assassina con guanti e ghigno FOTO in posa dopo il delitto

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Marzo 2016 - 06:30 OLTRE 6 MESI FA
Assassina con guanti e ghigno FOTO in posa dopo il delitto

Assassina con guanti e ghigno in posa dopo il delitto

LONDRA – I guanti che in questa foto indossa questa donna, una assassina che ha ucciso cinque ragazzi, forse sono quelli con cui ha strangolato, pochi minuti prima, una delle sue vittime. O forse le sono serviti a proteggersi le mani mentre, con il suo complice-amante, Ian Brady, lo seppelliva. Questa immagine inedita della assassina Myra Hindley in cui indossa un paio di guanti neri, scattata dal suo complice nel crimine, potrebbe essere la chiave per trovare il luogo di sepoltura di una delle vittime, un bambino.

Nell‘immagine, Hindley, seduta su un muretto, appare avere intorno a 23 anni di età, ha i capelli tinti di biondo in parte nascosti da un foulard nero, indossa un cappotto con disegno tipo pied de poule grande e ha le mani avvolte da un paio di guanti neri lucidi: guarda in lontananza con lo sguardo assente.

Per un osservatore casuale, potrebbe trattarsi semplicemente di un’istantanea fatta da un amico. In realtà la fotografia è stata scattata da Ian Brady, il suo amante, assassino e violentatore di almeno cinque bambini, nel vortice di una frenesia sadica in cui la coppia del male ha torturato e ucciso.

Dopo un’attenta osservazione, l’immagine rivela che il cappotto dell’immacolata Hindley porta tracce di fango. Sembra stia anche un po’ sorridendo, anzi ghignando con l’angolo destro della bocca.

Hindley, successivamente con la polizia ha ammesso che le piaceva indossare i guanti quando con Brady uccidevano o occultavano i corpi.

I “guanti assassini” nei suoi crimini hanno svolto anche un altro ruolo: inscenava la scusa di averli persi per convincere i bambini a entrare nell’auto di Brady.

L’investigatore che ha scoperto la fotografia, ritiene che sia stata scattata dalla coppia come macabro ricordo degli omicidi di Moor proprio nel punto in cui seppellirono Keith Bennett, 12 anni, una delle vittime il cui corpo non fu mai trovato.

La foto è stata trovata da Darren Rae, l’investigatore che ritiene di essere vicino alla soluzione del mistero di 50 anni fa, dove è stato esattamente sepolto Keith a Saddleworth Moor vicino a Manchester.
Ha dichiarato al Mirror: “Non c’è nessun altro esempio di foto scattata di notte, sul suo cappotto ci sono fango e macchie e indossa i guanti. E’ stato detto che li indossava quando seppelliva una vittima o commetteva un omicidio”.

Rae ritiene che la foto sia stata scattata nel 1964, l’anno in cui è Keith è stato rapito. Ha anche individuato tre punti sensibili in una piccola area dove potrebbe essere sepolto il corpo.

Ha poi aggiunto: “E’ stata scattata di notte in un luogo preciso. Perché qualcuno dovrebbe fotografare una persona seduta su un muro nel cuore della notte? Credo possa significare solo una cosa: un omicidio e una sepoltura in una fossa poco profonda”.

Rae ha esposto la sua teoria alla polizia che però non agirà finché non avrà particolari più precisi.
Gli assassini dal cuore di ghiaccio hanno sempre rifiutato di rivelare dove era stato sepolto il bambino dai capelli biondi, nonostante l’instancabile lavoro di sua madre, Winnie, che ha consumato la sua vita nella ricerca della verità. Morì nel 2012 senza sapere dove era stato sepolto suo figlio.

Rae recentemente ha affermato: “Ho visitato The Moor con Winnie e mi piacerebbe scoprire la verità per lei. Si tratta di un caso triste e tragico ma so che sono vicino a risolverlo”.

Brad e Hindley sono noti per aver ucciso John Kilbride, 12 anni e Pauline Reade, 16 anni, i cui resti sono stati sepolti a Saddleworth Moor. Ma Rae, sostiene che potrebbero esserci almeno altre due vittime nascoste e sepolte vicino Keith.

L’investigatore, attualmente è alla ricerca di finanziatori per la sua ricerca e sostiene che la polizia non dedichi abbastanza risorse al caso “a meno che qualcuno non dia loro una X sulla mappa”.

Hindley è morta in carcere nel 2002, a circa 60 anni. Brady è detenuto nella prigione di massima sicurezza Ashworth Hospital dal 1985.

Ian Brady e Myra Hindley, nel 1960 si resero responsabili di degli omicidi di cinque ragazzi.
Attiravano bambini e adolescenti, torturavano sessualmente le vittime e poi li seppellivano a Saddleworth Moor, sopra Manchester.

Pauline Reade, 16 anni, scomparve mentre andava in discoteca e John Kilbride, 12 anni, fu rapito nel novembre dello stesso anno. Keith Bennett, 12 anni, fu preso il 16 giugno 1964 dopo aver lasciato casa per recarsi a trovare la nonna. Lesley Ann Downey, 10 anni, fu adescata in un Luna Park il giorno di Santo Stefano nel 1964 ed Edward Evans, 17 anni, è stato ucciso nell’ottobre 1965.

Nel 1966, per gli omicidi di Jonh, Lesley Ann e Edward, Brady fu condannato al carcere a vita. Hindley fu condannata al carcere a vita per aver ucciso Lesley Ann e Edward e aver protetto Brady dopo l’omicidio di John. Nel 1987 finalmente la coppia ammise di aver ucciso Keith, Pauline.